All’angolo tra via Marsala e via Barbarigo c’è un luogo che racchiude due grandi storie d’amore. Quello per la musica e quello per una donna dagli occhi gentili. E spinto dalla forza di questi due sentimenti nobili il maestro Enrico Medaglia ha dato vita alla “Liuteria Veneta”, una bottega artigiana che comunica grazia e passione.
E’ stato inaugurato ieri in due momenti: la mattina con i discorsi delle autorità presenti, qui sotto elencate nel comunicato stampa. Nel pomeriggio a far vibrare quel luogo ci hanno pensato Maria Stocco, ragazza che dall’età di sei anni fa scaturire dal suo violino delle note che arrivano dentro al cuore. Enrico Medaglia ieri mattina sembrava un ragazzino. L’amore è l’unico elisir che funziona, per mantenere la vita un’avventura entusiasmante ogni giorno. E si vede che questo maestro liutaio è una persona così. Io di musica non so nulla, ma passerò lo stesso qualche volta il sabato pomeriggio all’ora dell’aperitivo in questo luogo che spero abbia tanta fortuna ed a cui si affaccino tanti giovani che abbiano in sorte il dono di coltivare delle grandi e nobili passioni, come quella per la musica, in un mondo triste e vuoto perché insegue la vacuità di parole come ricchezza e denaro ci sono oasi felici: la Liuteria Veneta è uno di questi.
Questo il comunicato della Confartigianato. Grazie a Silvia Bedulli che spesso mi fa scoprire cose meravigliose:
Questa sera alle ore 18.00 e alle ore 11.00 di anteprima per la stampa (il 5 ottobre ndr) è stata presentata la Liuteria Veneta, la bottega artigiana fortemente voluta in centro storico dal Maestro Liutaio Enrico Medaglia.
Sarà una delle poche botteghe italiane che affianca alla liuteria anche la raffinata arte dell’archetteria e sorgerà proprio nel cuore della Città di Padova.
Hanno partecipato all’evento inaugurale Antonio Bressa, Assessore alle attività produttive del Comune di Padova, Antonio Santocono, presidente della Camera di Commercio di Padova, Roberto Boschetto, Presidente di Confartigianato Imprese Padova e vice Presidente regionale dell’Organizzazione di rappresentanza della categoria e Lino Fabbian, Presidente del Mandamento di Padova dell’associazione.
Molti gli invitati tra il pubblico presente all’inaugurazione: imprenditori, artisti, musicisti di fama internazionale, ma anche semplici cittadini che hanno avuto libero accesso al laboratorio.
L’attività del liutaio si svolgerà da oggi all’angolo tra via Barbarigo e via Marsala, nel prestigioso Palazzo Papafava voluto dai Carraresi nel 1700, che nel tempo ha ospitato la Facoltà di Magistero dell’Università di Padova e il Ministero dell’Educazione della Repubblica Sociale Italiana.
Banchi lavoro e attrezzatura per la creazione degli strumenti ad arco hanno arredato gli spazi nelle ultime settimane, dando corpo e anima alla nuova bottega artigiana.
La bellezza del centro storico della città di Padova affascina Enrico. “Alcune vie mi danno ancora il sapore e la magia dei tempi del passato – dichiara il Maestro Liutaio Enrico Medaglia -, quasi si può sentire lo scalpitio degli zoccoli dei cavalli che trascinano le carrozze e se passeggio il mattino presto o ad ora tarda quando il silenzio avvolge la città, la mia passione creativa si alimenta”. Via Barbarigo è una di queste vie. Storicamente importante perché tagliava esattamente al centro la città, sicuramente una delle strade più frequentate, che passando dal Duomo collegavano il nord ed il sud della città Patavina.
“Animare i centri storici con attività come le botteghe artigiane offre l’opportunità di non perdere quel legame con la storia e la cultura che ha animato e anima la città. Certo le attività commerciali hanno un fattore di attrazione molto significativo, ma il lavoro manuale e artistico che si svolge in una Bottega Artigiana – aggiunge l’imprenditore – offre una grande opportunità a chi frequenta il centro storico. Cittadini e turisti, possano osservare il lavoro manuale che trasforma il materiale in oggetto o ripara e restaura dando nuova vita a strumenti antichi. Tutto ciò rende la città più bella, più viva, più vera”.
Enrico ha deciso di andare a cogliere questa sfida e di mettere il suo laboratorio in vetrina.
“Penso che il mio lavoro e la mia bottega debbano essere un punto di convergenza anche per i giovani musicisti per dare loro la possibilità di conoscere cosa sta dietro alla creazione degli strumenti che daranno loro la possibilità di esprimere l’arte attraverso la musica”.
Il laboratorio “Liuteria Veneta” del Maestro Enrico Medaglia ha tra i suoi obiettivi, oltre a quello di porsi come punto di riferimento per professionisti, anche quello di dare spazio alla creatività e bravura dei giovani talenti.
“Darò la possibilità alle giovani leve di esibirsi nella mia bottega – conclude Medaglia -. Come? Con dei Fast Concert il sabato pomeriggio aperti al pubblico, ai passanti, a tutti coloro che vorranno fermarsi e varcare la soglia del laboratorio in vetrina ed ascoltare buona musica, musica colta. Sarà un primo palcoscenico per i giovani che avranno così la possibilità di suonare di fronte ad un piccolo pubblico, formandosi in carattere, disinvoltura e sicurezza”.
Il Laboratorio sarà disponibile inoltre per incontri-lezione con le scuole elementari, medie licei musicali che vorranno condurre gli allievi, per far vedere loro come si costruisce un violino.
Chi ha partecipato all’inaugurazione ha potuto assistere al primo Fast Concert con i DETACHE’ QUARTET, quattro talenti padovani, diplomati al Conservatorio di Musica “Pollini”, giovanissimi, dai 20 ai 23 anni, (Edoardo Forese, Mario Stocco, Matthias Saller, Gioia Saller) che si sono esibiti suonando tre violini ed un violoncello costruiti dal Maestro Medaglia.
“L’apertura di Liuteria Veneta è un bellissimo segnale per la città e il suo centro storico – dichiara Antonio Bressa, Assessore alle attività produttive del Comune di Padova -. Ringrazio il Maestro Enrico Medaglia per questo investimento che arricchisce via Barbarigo con una nuova attività artigianale di primissimo livello, in grado di portare qualità e lustro a una zona che vive grazie alla presenza di caratteristiche botteghe e laboratori. Sono queste le attività che oltre al valore economico preservano la nostra identità culturale, la socialità delle nostre vie e valorizzano l’ingegno artigiano che ci contraddistingue nel mondo. Per questo meritano il pieno sostegno dell’Amministrazione Comunale.”
“Fin dal tardo Medioevo, quando la rinascita dei centri urbani fu segnata e promossa proprio dalle botteghe artigianali, artigianato e sviluppo urbano costituiscono un binomio indissolubile – dichiara Antonio Santocono, presidente della Camera di Commercio di Padova -. Non c’è dubbio che, oggi più che mai, l’innovazione e la tecnologia siano sempre più indispensabili per assicurare il futuro della nostra economia e società. Ma per certi lavori, come ad esempio quello del liutaio, è solo l’esperienza, l’arte e l’inventiva individuale che consentono di conservare e tramandare antiche attività. L’apertura di questa particolare bottega nel cuore antico di Padova, permetterà infatti di conservare un mestiere d’altri tempi che ha anche una rilevanza sociale e culturale nella vita quotidiana, favorendo così il trasferimento alle future generazioni della qualità e della maestria di questa particolare arte manifatturiera. Sono tutti valori in cui la Camera di Commercio di Padova crede moltissimo e cercherà sempre di promuovere”.
“Ci fa molto piacere poter condividere oggi con il Maestro Enrico Medaglia questa tappa importante della sua vita professionale ed artistica – spiegano Roberto Boschetto e Lino Fabbian, rispettivamente Presidente provinciale e Presidente mandamentale di Confartigianato Imprese Padova -. La scelta di questo nostro associato di aprire la sua bottega in un luogo storico del centro di Padova, qual è Palazzo Papafava, dando spazio a giovani artisti a beneficio della città, è un segnale inequivocabile che l’artigianato, anche quello tradizionale, è più che mai vivo e guarda al futuro. Da tempo la nostra associazione sta parlando di sostenibilità. Noi siamo convinti che la costruzione di città più sostenibili passi anche da progetti come quello di Enrico Medaglia. Non c’è sostenibilità senza cultura, senza storia”.
Enrico Medaglia, Maestro Liutaio – PROFILO
La Liuteria: più che un lavoro una grande passione che dura da quarant’anni.
Da Cremona a Padova.
Cremona, patria del Violino, di Antonio Stradivari e della Liuteria Mondiale vanta la più importante scuola al mondo di Liuteria Classica. Enrico Medaglia si diploma giovanissimo alla Scuola Internazionale di Liuteria” Antonio Stradivari” nel 1980 sotto la guida dei più importanti Maestri Italiani del 900. Si perfeziona poi nel restauro di strumenti antichi con due importanti Maestri restauratori inglesi. Apre il suo primo laboratorio a Cremona ed a Lodi, anche qui in uno stupendo Palazzo del 600, Palazzo Barni, dei Conti Barni da Lodi.
Oltre alla costruzione e restauro di violini, viole e violoncelli, viole da gamba e contrabbassi, si interessa sin da giovanissimo alla costruzione, restauro e crinatura di Archetti, la cui professione, quella dell’Archettaio, in Italia vede solo 10 professionisti esperti.
Sin dai primi anni costruisce e vende i suoi strumenti a giovani musicisti Italiani e stranieri, specialmente negli Stati Uniti, Giappone, Nuova Zelanda e Canada.
Negli anni successivi alla sua abilitazione a Maestro, affianca il lavoro allo studio degli strumenti antichi che lo induce ad innamorarsi e riscoprire la Liuteria Veneta del 600 e 700, ed inizia sin dagli anni 80 a copiare i modelli e forme degli antichi maestri Veneziani, costruendo i suoi strumenti su modello degli antichi maestri veneti.
Nella sua tesi di laurea svolge uno studio, appunto, sulla liuteria veneta e sulla vita socioeconomica e culturale della musica nelle città di Venezia e Padova nel sedicesimo e diciassettesimo secolo.
Viene poi incaricato della docenza al corso di Laurea in Etnomusicologia al Prestigioso Conservatorio Patavino “Pollini” insegnando “Organologia degli Strumenti Musicali”, materia che si occupa dell’evoluzione degli strumenti musicali con l’evolversi della cultura musicale e dei costumi culturali ed antropologici. Sposa la padovana Roberta Lorini dalla quale ha il figlio Tommaso. Apre il suo laboratorio ad Albignasego.