La crescita del poker e dei giochi online dopo la liberalizzazione è stata esponenziale tanto che il settore è diventato terzo nell’intrattenimento con ottimi risultati di raccolta anche nei primi mesi del 2012 considerato l’anno del calo anche per poker on line e texas holdem. In effetti, da quando la liberalizzazione ha avuto i suoi effetti la regolamentazione del gioco online in Italia è sta fin da subito piuttosto chiara e trasparente tanto da diventare un modello per altri paesi europei come ad esempio la Francia. Oggi, qualsiasi operatore sia nazionale che internazionale, può partecipare ai bandi di concessione delle licenze. Molti sono stati gli operatori stranieri ad affacciarsi in Italia: è il caso ad esempio delle poker room di Pokerstars e di Partypoker. Questo, tuttavia, dopo che negli scorsi anni, l’Italia aveva assunto un atteggiamento ostruzionistico contro ogni forma di liberalizzazione davanti alla Corte di Giustizia Europea che aveva definito le sue motivazioni (ragioni di ordine pubblico) del tutto ‘velleitarie’. Il mondo del poker, del texas holdem e dei giochi online è diventato, così, libero e competitivo. Tuttavia, lo Stato ha ben deciso di non rimanere indietro: i portali che hanno avuto la concessione sono così ben fatti che è difficile che l’utente porti il suo denaro all’estero. In realtà, il mercato del gioco online in Italia non sembra dare segni di cedimento: il 2011 è stato l’anno d’oro soprattutto per il poker cash game, introdotto ad agosto. A gennaio aveva già raggiunto 883 milioni di raccolta. Solo apparente il calo di attenzione verso il poker in modalità torneo che continua a viaggiare a gonfie vele con i suoi 136 milioni di euro di raccolta. Anche i casino online stanno avendo un buon successo: rispetto al dicembre 2011 essi hanno già raccolto 365 milioni di euro registrando un aumento del 2,2 %.
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