La Nascita dell’Europa e del Monachesimo Benedettino: una giornata di studi sabato nella sala di San Luca a Santa Giustina

 

Sabato 19 novembre alle ore 9,25 presso la sala di San Luca, nel monastero di Santa Giustina a Padova, si terrà una giornata di studi dedicata alla “Nascita dell’Europa e del Monachesimo Benedettino”. Interverranno Padre Giulio Pagnoni, Abate di Santa Giustina, Padre Francesco Trolese, Abate Emerito di Santa Giustina, e il Prof. Gianmario Guidarelli, docente di storia dell’architettura presso Il Dipartimento ICEA dell’Università di Padova, si concentrerà sulla tipologia del Monastero e le sue regole costruttive. L’ingresso è libero e gratuito. gradita la prenotazione via mail a: [email protected].

Nello spirito della missione del FAI, che si pone come obbiettivi promuovere in concreto unacultura di rispettodellanatura, dell’arte, dellastoria e delletradizioni d’Italiaetutelareunpatrimonio che è parte fondamentale delle nostreradicie della nostraidentità, sabato 19 novembre alle ore 9.25 presso la Sala di San Luca, nel monastero di Santa Giustina a Padova, si terrà una giornata di studi dedicata al  monachesimo benedettino, avendo noi a Padova uno centri più importanti a livello mondiale.

Organizzato con il patrocinio del Comune di Padova e grazie al contributo di Banca Esperia, l’incontro vedrà come relatori Padre Giulio Pagnoni, Abate di Santa Giustina, che affronterà il tema dell’azione svolta dal monachesimo Benedettino che ha portato alla nascita dell’identità europeaPadre Francesco Trolese, Abate Emerito di Santa Giustina, farà luce sul ruolo svolto dai benedettini nel Veneto nella bonifica dei territori e l’organizzazione agraria. Infine, il Professor Gianmario Guidarelli, docente di storia dell’architettura presso Il Dipartimento ICEA dell’Università di Padova, si concentrerà sulla tipologia del Monastero e le sue regole costruttive.

L’ingresso è libero e gratuitoÈ gradita la prenotazione via mail a: [email protected].

La giornata di studi si concluderà alle ore 12.00 con una visita guidata ai luoghi d’arte della clausura, riservata al massimo a 25 persone con prenotazione obbligatoria e contributo libero, scrivendo a:[email protected]

Verso il IV secolo Impero Romano venne sempre più indebolito dalle invasioni barbariche, che resero terribili le condizioni di vita delle popolazioni del nord Italia, in tale periodo andarono costituendosi diverse istituzioni religiose, che presto si sarebbero rivelate forze costruttive di una nuova civiltà, in particolare il monachesimo, nei secoli che vanno dal IV ALL’VIII, è forse la più importante.

A dare al monachesimo cattolico la sua particolare fisionomia operosa, fu Benedetto da Norcia, un giovane discendente da una famiglia della piccola nobiltà provinciale dell’Umbria, vissuto a cavallo tra il V e il VIsecolo.

I monasteri benedettini diedero vita a un nuovo modello di società fondata, invece che sul pensiero romano della proprietà privata, su quello cristiano della fratellanza.

I monaci lavorarono i terreni adiacenti ai monasteri, preservandoli dall’abbandono, facendo anche grandi opere di bonifica e attorno ai monasteri si radunarono numerose famiglie coloniche in cerca di aiuto, diventando così il centro di un piccolo mondo economico auto-sufficiente, dove anche i manufatti artigianali necessari alla sua sussistenza furono prodotti al suo interno.

Il sovrappiù della produzione venne posto in vendita; così, non di rado, attorno ai monasteri sorsero anche centri di compravendite, fiere e mercati, essenza della rinnovata vita di scambio.

Altra importante attività svolta nei monasteri fu la copiatura dei testi eseguita dagli amanuensi, in particolar modo nel XIII secolo si sviluppò una vera e propria industria di professionisti, i libri, infatti, dopo essere copiati, erano controllati sul piano grammaticale e ortografico da specialisti, per poi essere miniati da artisti, una vera specializzazione di tipo industriale.

A questo paziente lavoro dobbiamo anche l’esistenza di gran parte dei testi classici su cui si fonda la civiltà latina a cui apparteniamo.

Padova fu al centro di un grande rinnovamento voluto da Ludovico Barbo che nel 1408 divenne priore diSanta Giustina, il quale, dopo aver risollevato la situazione morale e materiale della sua abbazia, fu chiamato a riformare anche altri cenobi, al punto che i monasteri riformati dal Barbo si unirono in una congregazione, detta “de Unitate”, che riportò in auge il movimento monastico Benedettino in tutta Europa.

Ma tutto ciò è sconosciuto ai più, per molti di noi la differenza tra monaci e frati, tra monasteri e conventi, è assolutamente sconosciuta, per non parlare della loro secolare opera.

Per informazioni

FAI – Fondo Ambiente Italiano – Delegazione di Padova

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