Ci ha pensato il Gastronauta de Il Sole 24 Ore, Davide Paolini, a sancire una stagione di grande livello per i panettoni della Pasticceria Giotto del Carcere di Padova.
Alla mezzanotte di venerdì 20 dicembre si è concluso il sondaggio sulla migliore pasticceria nazionale che il Gastronauta aveva lanciato lo scorso 21 novembre per rendere omaggio alla tradizione dolciaria italiana. L’inchiesta ha coinvolto oltre trecento locali, selezionati da Paolini, e distribuiti in tutta la penisola e ha coinvolto 26.694 votanti. È stata una competizione appassionante, con la Pasticceria del carcere che ha superato concorrenti agguerriti come Mulas Pasticceria Artigiana di Dorgali e la pasticceria Golosi di Salute di Alba, capitanata da un guru anche televisivamente noto come Luca Montersino. E così ai detenuti pasticceri della galera padovana, che si sono fatti attivi promotori della votazione tra parenti e amici sia in Italia che all’estero, è andata la bellezza di 4478 voti, contro 4211 ai piemontesi e 3334 ai sardi.
Un risultato che sancisce la bontà dei panettoni padovani, che quest’anno hanno raggiunto i 74mila pezzi prodotti, superando il record di 69mila dell’anno scorso, e premia lo sforzo di ricerca sul prodotto e di rinnovamento della pasticceria padovana. Quest’anno i dolci del carcere sono stati proposti in 200 selezionati punti vendita in Italia e all’estero e presentati con un packaging completamente ripensato, così come il sito e-commerce idolcidigiotto.it, che ha visto un vero e proprio boom: +60 per cento di vendite online rispetto al 2012.
Un significativo incremento hanno avuto anche le vendite all’estero. E c’è chi pensa di replicare il modello-Giotto. Bruno Abate, un dinamico ristoratore italiano di Chicago che collabora con il locale carcere minorile, si è dichiarato disposto ad avviare una produzione made in Usa, sempre legata al carcere. Anche nell’isola di Bonaire, municipalità speciale d’oltremare dei Paesi Bassi situata nel Mar dei Caraibi, di fronte alle coste del Venezuela, c’è chi festeggia il Natale con i panettoni padovani e – destino – pure lì la direttrice del penitenziario locale ha fatto un pensierino sulla creazione di una pasticceria interna.
Tornando a casa nostra, oltre che nelle principali rassegne del settore (Milano Golosa, Golosaria, Panettone in vetrina) il panettone del carcere ha fatto furori a Roma, dov’è stato presentato all’Associazione Stampa estera – una delegazione internazionale di giornalisti è attesa a Padova prima di Pasqua – e il 7 dicembre a Milano, alla prima della Traviata proiettata in diretta a San Vittore, ma anche pochi giorni dopo per gli auguri natalizi del nuovo prefetto di Milano.
Il 17 dicembre poi da UnoMattina i detenuti padovani sono stati i primi a fare gli auguri di compleanno a papa Francesco, il grande amico dei detenuti di tutto il mondo. E a proposito del papa, dopo il Tg1, il Tg2 e il Tg5 anche l’americana Nbc nel periodo di Natale si è ricordata della pasticceria di via Due Palazzi con un servizio dedicato a papa Bergoglio in cui si ricorda che da tre anni i panettoni padovani, continuando la tradizione ratzingeriana, giungono in Vaticano per gli omaggi natalizi di Sua Santità.