Può una signora che deve sollevare di peso il marito disabile non trovare mai un posto per disabili libero in ospedale a Padova? Certo che può, se questi posti sono pochi e vengono occupati molto spesso da chi non ne avrebbe alcun diritto. Ma questo è nulla, perchè un “ausiliario” ti impedisce, frapponendosi fisicamente tra l’auto e il parcheggio, di parcheggiare nel posto chiaramente indicato con la carozzina quando questo si libera, per far parcheggiare chi decide lui. Il tutto condito da urla ed insolenze. La lettera è firmata, questo è un episodio, ma non è isolato. A quando una soluzione che aiuti veramente chi ha bisogno e formi il personale preposto ad aiutare i cittadini con disabilità e non a rendere loro la vita impossibile?
Venerdì 27/10/2017 ore 11,10 circa. Mi reco in azienda ospedaliera di Padova per accompagnare mio marito, disabile, per un visita di controllo. Sono in macchina, con carrozzina e badante; mio marito non è in grado di muoversi, deve essere sollevato di peso dalla macchina e fatto sedere in carrozzina. Entro in area ospedaliera con la macchina senza problemi; il problema è trovare parcheggio. Dove aver cercato e non trovato nessuno spazio dove sistemare la macchina, riesco a piazzarmi con tra un passaggio pedonale e un parcheggio disabili, proprio a lato della rampa del pronto soccorso. Scarico carrozzina, aiutata dal badante faccio scendere mio marito dall’auto, lo siedo nella carrozzina e armata di borsa, documentazione medica arranco in salita verso gli ambulatori. Lascio in vedetta il badante con l’incarico di parcheggiare la macchina nell’area disabili non appena si liberasse un posto. Circa un quarto d’ora più tardi ridiscendo la rampa…le informazioni ricevute all’atto della prenotazione evidentemente non erano chiare e pertanto cerco l’ambulatorio giusto. Si è appena liberato un posto..nell’area disabili .il badante corre per prenderlo, io dietro con la carrozzina. Ed ecco che veniamo aggrediti dall’ausiliario del traffico o cosidetto nonno vigile che con toni alterati e maleducati, ad alta voce letteralmente e fisicamente ci impedisce di parcheggiare la macchina nello spazio adeguato, appena liberato, occupa lo spazio del parcheggio mettendosi fisicamente nel centro dello stallo e dopo avere inveito contro di noi, fa cenno ad a un altra macchina di avvicinarsi e parcheggiare nello spazio dei disabili conteso.
Ho chiesto che motivasse questa manovra e che mi declinasse le sue generalità. Non ho avuto motivazione e con toni molto insolenti e scortesi ha risposto che non era di mio interesse sapere il suo nome.
Ora vorrei sapere:
1) a quale titolo queste persone agiscono in modo maleducato;
2) se il loro compito è quello di favorire il parcheggio a persone di loro scelta;
3) perché non sono dotati di un tesserino di riconoscimento
4) in quale modo vengono selezionati per svolgere questa attività;
5) se i responsabili della logistica si rendono conto di quanta difficoltà ci sia per le persone con disabilità e per i loro parenti raggiungere la zona ospedaliera e trovare un parcheggio adeguato e di quanto sia umiliante avere a che fare con queste persone maleducate che, forti di non si sa quale potere, si permettono di trattare in questo modo arrogante, prepotente, scortese, persone disabili e i loro familiari.
Quello che vorrei sono delle scuse ma soprattutto vorrei che queste persone venissero richiamate e nel caso anche sostituite, possibilmente con altre che abbiano un minimo di educazione e sensibilità nei confronti delle persone che si recano in ospedale non certo per futili motivi.