La rabbia degli imprenditori di Padova su Agora’ (Rai 2)

 

Moreno Zuin, titolare di Modelleria Zuin, e Jonathan Morello Ritter, presidente dei Giovani imprenditori di Confapi Padova, intervistati dal programma di Rai Tre. Il suicidio dell’imprenditore Giorgio Zanardi riporta l’attenzione dei media nazionali sul difficile momento che stanno vivendo le aziende del territorio: in un anno i fallimenti in provincia sono aumentati da 181 a 281. «Occorre defiscalizzare subito il costo del lavoro».
Un altro suicidio. Stavolta quello dell’imprenditore Giorgio Zanardi, titolare dell’omonimo gruppo editoriale. E l’attenzione dei media nazionali torna a focalizzarsi sul territorio padovano per ragioni che nessuno avrebbe voluto. Proprio questo drammatico episodio è stato lo spunto del viaggio del giornalista Alfonso Iuliano, che si è fermato a Padova girando nella sede di Modelleria Zuin a Cadoneghe e intervistando il titolare Moreno Zuin e Jonathan Morello Ritter, presidente dei Giovani imprenditori di Confapi, per Agorà, il talk del mattino di Rai Tre, che ha mandato in onda il servizio questa mattina.

«Quando sono stato contattato per partecipare al programma, attraverso Confapi, ho scelto di metterci la faccia» racconta Zuin, «perché è importante che al centro della scena vengano messi i problemi di noi piccoli imprenditori anche se è triste che succeda dopo un episodio tragico come questo. In mezzo a un’infinità di governanti e amministratori che gestiscono società in cui ogni giorno si scoprono vicende di corruzione e truffe, non si può che rimanere sconvolti di fronte al suicidio di un onesto imprenditore che dava da vivere a più persone. Un uomo perbene. E’ sempre difficile avventurarsi dietro alle ragioni di un gesto come questo, ma credo che dietro ci sia la moralità e l’orgoglio personale, toccati nel profondo. Purtroppo in quelle condizioni ci sono tanti altri piccoli imprenditori, che hanno perso la fiducia in questo Paese. Io stesso, se potessi, andrei all’estero».

A Morello Ritter è stato chiesto di allargare la prospettiva al territorio, alla luce di alcuni dati. «L’ultimo rapporto sui fallimenti della Camera di commercio dice che nel 2013 sono state 281 le aziende padovane che hanno cessato l’attività, contro le 181 dell’anno precedente, con un aumento superiore al 50%. E, se pensiamo al Veneto, si passa dalle 1.021 aziende chiuse del 2012 alle 1.143 del 2013. L’attenzione dei media si concentra sempre sulle grandi aziende, come Electrolux e Fiat, mentre non si parla mai della moria di piccole imprese costrette a lasciare a casa decine di migliaia di imprenditori. E c’è anche un altro dato che inquadra la situazione: la contrazione dei prestiti erogati alle aziende. Secondo i dati di Fabbrica Padova, centro studi di Confapi, l’ammontare dei prestiti erogati dalle banche alle imprese nel corso dell’ultimo anno a Padova è diminuito di 850 milioni. Altro che fine della crisi» ha sottolineato Morello Ritter.

Ma come si esce da questa situazione?. «Sarebbe bello possedere la bacchetta magica. Ma è chiaro che il primo passo deve essere la defiscalizzazione del costo del lavoro, unica strada per ripartire. Da parte nostra, come associazione, abbiamo il compito di sostenere al massimo livello i binari dell’internazionalizzazione, mirando a valorizzare i processi di filiera settoriale. L’export si è confermato la principale risorsa del made in Italy. Per questo dico che dobbiamo potenziare i servizi e gli strumenti per favorire l’apertura di reti e collaborazioni commerciali internazionali verso i mercati maggiormente trainanti».
A questo link, http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-88bbb8ab-0e86-413b-a965-b6fe66099a66.html#p=0 è possibile vedere il servizio realizzato a Padova da Agorà