La start up veneta inventa il food delivery per cani e gatti

 

Una dieta su misura per cani e gatti, prescritta da un veterinario nutrizionista e preparata con amore dalle mani d’oro di Anna Lisa Picelli, artigiana di Este, che oltre ad avere una lunga esperienza con gli animali, per passione, ha alle spalle anche una lunga esperienza nel mondo della ristorazione, dove ha lavorato per anni.
“La ciotola è servita” nasce, come idea, circa due anni fa ma poi la messa a terra ha richiesto del tempo: nel mezzo c’è stato un complesso lavoro di progettazione e organizzazione, sapientemente affiancata da Cna di Padova e Rovigo grazie al percorso di avvio all’impresa e ai corsi di formazione di TeCNA, la società di formazione che offre servizi di aggiornamento, qualificazione e specializzazione alle imprese.
Proprio grazie a questi percorsi, Anna Lisa Picelli è riuscita a partecipare ad un bando nazionale finanziato dall’Unione Europea, che ha premiato la sua intuizione come una tra le più innovative in assoluto.
«Aziende come questa – commenta Matteo Rettore, segretario della CNA di Padova – confermano la grande voglia di fare impresa e la capacità di ridisegnare settori maturi. A fronte di numeri che parlano di artigianato e numero delle imprese in declino è un bel segnale. Ci fa piacere che al fianco di queste start up ci sia la cache con formazione, bandi e servizi di supporto alle aziende riesce a seguire ogni anno la nascita di circa 100 nuove aziende. Forse serve una riflessione delle istruzioni per supportare questi sforzi».

Unici in Italia
«Il cliente – spiega Picelli – deve inviare la dieta prescritta dal proprio nutrizionista e io in base a quella preparo un preventivo per un’alimentazione fresca e sana, dove entrano il più possibile prodotti del territorio e a km zero. Chi non ha un nutrizionista di fiducia può anche consultare la nostra, che è la dottoressa Emy Costantini, Biologa Nutrizionista esperta in nutrizione e dietetica clinica del cane e del gatto. Il nostro progetto è unico in Italia: competitor non ne abbiamo. Ci sono progetti simili ma che propongono piani standardizzati. Il nostro prodotto, invece, è solo su misura, tanto che non abbiamo magazzino e si vede».

Il cibo si vende solo su consegna e, grazie alla catena del freddo, può arrivare su tutto il territorio nazionale: la consegna non è immediata (richiede una settimana) ma il tempo è dovuto soprattutto alla preparazione su misura.

La storia

La startup ha radici casalinghe: Anna Lisa e il marito hanno lavorato per molto tempo nella ristorazione e un giorno si sono ritrovati a parlare del proprio futuro, con l’idea di mettersi in proprio. «Lui proponeva una gastronomia – spiega Anna Lisa – io ho detto no, volevo lavorare con gli animali. In casa ne abbiamo tanti: la gattona Camilla, il pappagallo Tullio e l’altro gatto Mo, che aveva sempre avuto problemi con l’alimentazione a causa di una pancreatite. Un giorno abbiamo deciso di preparare il noi suo cibo, eliminando completamente l’alimentazione industriale. E la sua salute è migliorata in modo incredibile, non ha praticamente più avuto problemi. Di qui l’idea di mettere questa esperienza a disposizione di tutti. Mo è stato il nostro ispiratore ed è anche nel disegno del marchio».

Il prodotto
Il servizio si presta bene per animali con esigenze specifiche, ma anche per chi preferisce rinunciare al prodotto industriale in favore di quello casalingo, senza l’incomodo di dover cucinare anche per gli amici a quattro zampe. «Con un piano nutrizionale del veterinario – aggiunge Picelli – creiamo un’alimentazione che aiuta cani e gatti a crescere in modo sano, vivendo in salute. In caso di patologie, insieme alle cure farmacologiche, possiamo aiutarli a stabilizzarsi o a guarire dalle sindromi che li rendono sofferenti e infelici».

Il mercato
Sono quasi un milione gli animali domestici nel Padovano. I cani registrati rappresentano circa l’80% dei totali. Sono 70 mila nell’area centrale della provincia (ex Ulss 16), 40 mila nella Bassa Padovana e 40 mila nell’Alta. È più difficile quantificare i felini perché in questo caso l’applicazione del microchip è su base volontaria. Quelli stimati sono circa 77 mila nell’area centrale, 60 mila nell’Alta e 60 mila nella Bassa.

Secondo un’indagine Ipsos 2024, del resto, la maggioranza degli italiani (56%) possiede almeno un animale domestico, soprattutto cani e gatti. Di questi, infatti, il 36% dichiara di avere almeno un cane, mentre il 33% possiede almeno un gatto. Il restante 44% degli italiani invece si divide tra chi non ha animali ma ne vorrebbe avere (20%) e chi ha scelto di non averne (24%).

E il 79% dei proprietari considera il proprio animale domestico come membro della famiglia, con una percentuale che raggiunge l’85% tra i Millennial. Le spese medie per mantenere un animale si aggirano attorno ai 65 euro al mese (780 l’anno), salendo a 69 euro per chi possiede cani o gatti. Infine, contando anche le spese sanitarie, che ammontano a circa 180 euro l’anno, il costo complessivo supera i 1.000 euro annui. Va da sé che l’attenzione alla salute degli amici a quattro zampe, com’è evidente anche alla sensibilità comune, si è intensificata nel tempo e progetti dedicati al loro benessere incontrano sempre più facilmente il favore dei proprietari.