La danza che non ha confini, che sceglie di raccontare l’animo umano attraverso musiche e movimenti del corpo, o di trovare una chiave nuova ad un’opera lirica famosa come la Traviata di Giuseppe Verdi. Tutto questo viene proposto domenica 29 ottobre (alle 18) al Teatro dei colli di via Monte Lozzo, luogo scelto dal Festival internazionale di danza Lasciateci Sognare 2017, giunto alla sua XIV edizione, come cornice di buona parte del programma che prosegue fino a fine novembre. L’organizzazione è de La Sfera Danza, la direzione artistica di Gabriella Furlan Malvezzi.
Il destino, il suo ruolo, il libero arbitrio sono i temi su cui i coreografi Caterina Di Napoli ed Ernesto Forni, della compagnia Danzacity asd, si sono ispirati per creare lo spettacolo “Le trame del destino”, proposto dal Festival Lasciateci Sognare in Prima Nazionale. La Danza, come forma di espressione e di comunicazione, accompagna da sempre l’umanità. Nel corso dei secoli l’arte coreutica è sempre stata lo specchio della società, del pensiero e dei comportamenti umani, di riflesso anche delle loro scelte. Nella seconda parte del pomeriggio sul palcoscenico ci saranno i danzatori della compagnia Artemis Danza con una particolare interpretazione della Traviata, ideata dalla coreografa, anche regista della performance, Monica Casadei. Si tratta del primo capitolo di un progetto dedicato a Giuseppe Verdi, che si propone di tradurre nel linguaggio della danza i melodrammi più celebri del più amato compositore italiano. Quella di Violetta è una storia in cui scorre il senso della fine ad ogni alzar di calice e, dietro i valzer, il male che attende. Dietro le feste, il brutto di una società in vendita, vuota. Nel suo rapporto con Alfredo vibra il sentimento amoroso di chi spera, legato tragicamente alla sensazione di sapere che tutto finisce, mentre si consuma il conflitto tra singolo e società, pubblica facciata e privato sentire. Quella che va in scena è una “Traviata” letta dal punto di vista di Violetta, lei al centro di una società maschilista, disprezzata, che sogna, pur malata, pur cortigiana, a qualcosa di puro.
Biglietto intero 7 euro, ridotto 5 euro (studenti universitari, iscritti alle scuole di danza, bambini 10-12, over 65), ridotto 3 (studenti DAMS, bambini 6-9, gratis fino ai 6 anni se tenuti in braccio) Apertura biglietteria 2 ore prima dello spettacolo
Info [email protected]; 3408418144.