Lavoro, crescono i nuovi occupati: in un anno quasi mezzo milione in più

 

Tutti noi sappiamo che, con l’avvento del digitale e delle nuove tecnologie, il mondo del lavoro muta costantemente. Per questo motivo, ogni giorno emergono nuove opportunità di business e nuove competenze da acquisire.
Lo provano anche i numeri, che spiegano quanto segue: in un anno l’Italia ha messo a registro quasi mezzo milione di occupati in più. In sintesi, si tratta di un chiaro segnale del boom delle nuove professioni, e della presenza di un mercato del lavoro 2.0 che può contare su una richiesta molto alta.

In aumento i posti di lavoro in Italia nel 2023

Come anticipato poco sopra, in base ad alcune ricerche di settore è emerso quanto segue: nella Penisola è stato registrato un forte aumento nel settore dell’occupazione, con una crescita dei posti di lavoro pari a quasi mezzo milione. Se si considera questo dato, insieme agli altri numeri prodotti da ISTAT, si arriva ad un totale di nuovi occupati che a gennaio 2023 ha superato il tetto dei 23 milioni. Il dato in questione è stato favorito soprattutto dalla crescita del numero dei lavoratori autonomi e dei dipendenti permanenti, mentre risulta in calo il numero dei dipendenti a termine.

Va anche specificato che i dati in questione crescono e continueranno a crescere di mese in mese, in questo 2023. Il tasso di crescita mensile si attesta infatti intorno al +1,7%, il che testimonia la grande vivacità del mercato del lavoro in questo periodo storico così particolare. Di contro, chi cerca un lavoro deve ovviamente valutare con attenzione l’opportunità che gli viene concessa, pesando sul bilancino aspetti come l’offerta economica e ovviamente le proprie skill e preferenze.

Cosa valutare quando si cerca un nuovo lavoro?

Non tutte le offerte di lavoro sono uguali, dunque è necessario imparare come valutarle nella maniera corretta. Per prima cosa, si consiglia di studiare l’azienda in questione. Di conseguenza, può essere utile reperire più informazioni possibili sulle aziende per le quali si sta pensando di inviare una candidatura. A proposito di ciò, è possibile affidarsi ad alcune piattaforme del settore, come icribis per citarne una, la quale permette di valutare il livello di affidabilità dell’impresa. In secondo luogo, è fondamentale valutare attentamente l’aspetto economico: non solo il salario, ma anche i bonus e gli altri benefit che potrebbero essere inclusi o meno nel contratto.

Naturalmente, non bisogna mai dimenticare di prendere in considerazione le proprie preferenze, competenze e aspettative nella ricerca di un lavoro, comprese le opportunità di carriera all’interno dell’azienda. Chiaro che pesano anche i valori aziendali, che dovrebbero essere coerenti con la linea di pensiero di chi lavorerà all’interno dell’impresa. Pesa anche l’orario di lavoro, che dovrebbe adattarsi ai propri ritmi e impegni familiari. Come anticipato poco sopra, contano molto anche le inclinazioni e le preferenze personali. Fra i fattori da valutare troviamo anche la possibilità di poter usufruire dei corsi di aggiornamento aziendali, o di altri extra come il nido.