La cardiochirurgia dell’azienda ospedaliera di Padova si conferma uno dei poli di eccellenza a livello europeo. L’ultimo riconoscimento del primato della scuola medica, che per prima effettuò il trapianto cardiaco in Italia, è quello che arriva dalla Commissione europea che ha finanziato con 725mila euro la partecipazione dell’equipe guidata dal professore Gino Gerosa al progetto europeo “TECAS”, acronimo che sta per Towards tissue engineering solutions for cardiovascular surgey. Il progetto ha come scopo la creazione di un network scientifico in grado di mettere in comunicazione costante i più grandi esperti europei nel campo dell’ingegneria tissutale cardiovascolare e della nuova frontiera della medicina rigenerativa dei tessuti.
Al progetto di complessivi 3.340mila euro partecipano anche le scuole di medicina tedesche di Aachen, Corlife e Hannover oltre all’università Greca di Patrasso e quella olandese di Eindhoven.
“L’idea è quella di produrre sostituti valvolari cardiaci, sviluppo di patch per la cura nelle tecniche riaparative cardiache, oltre alla produzione di porzioni muscolari e tessuti venosi su impalcature tridimensionali – spiega il professore Gino Gerosa – siamo in grado attraverso questi fondi di affinare le tecniche di decelurarizzazione della struttura e la semina ex vivo o una rigenerizzazione guidata della matrice all’interno del corpo umano che necessita i nuovi tessuti”. Da contratto il consorzio dovrà produrre sette brevetti innovativi sulla produzione, conservazione e sterilizzazione dei tessuti prodotti. Quasi la metà di questi brevetti, tre, nasceranno a Padova attraverso il lavoro di tre ricercatori arruolati grazie ai fondi europei.
L’obiettivo dell’equipe diretta dal professore Gino Gerosa si focalizzerà nella produzione e sviluppo di bioprotesi cardiache ingegnerizzate e impiantabili attraverso catetere, cioè senza prevedere l’apertura del torace né l’utilizzo di circolazione sanguigna extracorporea. Inoltre l’equipe studierà nuove tecniche di conservazione e sterilizzazione dei nuovi tessuti nel caso di impianto in vitro”.
Tutta l’attività dell’equipe verrà svolta nel nuovo laboratorio del dipartimento di scienze cardiologiche, toraciche e vascolari allestito recentemente all’interno del Campus medico di Padova.