Da Legambiente Padova riceviamo e pubblichiamo:
Dopo che la protesta di alcuni residenti aveva bloccato a fine luglio l’abbattimento di tre tigli in Via Palermo, accusati di creare intralcio ai disabili, ieri operai armati di motosega si sono ripresentati nella via per abbattere un tiglio, altro più di dieci metri, colpevole questa volta di ostacolare dei lavori di riparazione delle condotte dell’acqua. Le vivaci proteste di una residente hanno per ora scongiurato l’abbattimento, in attesa di un sopralluogo dell´assessore Ivo Rossi fissato per lunedì, per decidere il da farsi. “Legambiente- commenta Sergio Lironi, Presidente onorario di Legambiente, pur non entrando nelle specifiche tecniche del caso, lancia un appello affinchè non si ripeta quanto già avvenuto in altre via di Padova, come ad esempio la vicina via Genova, dove due splendidi filari di platani un po´ alla volta sono stati sostituiti con alberelli striminziti, alquanto distanziati tra loro e che non
producono alcuna ombra.
Il sospetto è che, con scusanti varie di ordine tecnico, per ragioni che sono in realtà principalmente economiche (dettate dai maggiori costi manutentivi delle alberature d´alto fusto), si stia progressivamente impoverendo il patrimonio arboreo della città, contribuendo alla formazione di micidiali isole di calore e riducendo la produzione di ossigeno. Gli alberi con dimensioni importanti assorbono infatti molta più anidride carbonica di quanto non possano fare alberelli di più facile manutenzione ma che sono e rimangono piccoli. La lotta all’effetto serra e ai mutamenti climatici conclude Legambiente, passa anche per la tutela dei nostri alberi ad altro fusto, e dev’essere fatto tutto il possibile per scongiurarne l’abbattimento, come ad esempio realizzare laddove possibile una deviazione delle condotte sotterranee.
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