Come al solito sono arrivato in ritardo. Perchè tra famiglia e lavoro trovare due ore per sè e per gli amici non è mica facile, specie se non sei organizzato come solo le mamme e i sacerdoti sanno essere. E infatti mamme e sacerdoti sono arrivati puntuali ieri al box del Talent Garden nello spazio innovativo di piazza Cavour. Loro hanno fatto tutto il percorso suggerito dai bravi ingegneri che hanno trasformato un gioco che amavo tanto da piccolo in uno spunto per prendersi “un attimo di pace”, come direbbe don Marco Sanavio, un prete che è anche un amico e una delle persone che stimo di più.
Io alla richiesta di rappresentare il mio lavoro ho fatto questa cosa qua di fianco: sono io, con una antenna di speranza in testa. E’ quella speranza che mi fa alzare tutte le mattine alle 5 e trovare la forza per difendere con tenacia le mie idee su Radio Padova durante il Morning Show. Non è sempre facile, lo faccio mettendoci il cuore (il cubetto rosso) sperando di fare bene (i cubetti verdi) e raccontandomi senza ipocrisie (il cubetto trasparente). Se ci fossero stati degli altri omini ne avrei messo un’altro al mio fianco, Barry Mason, il conduttore della trasmissione e tanti altri a fianco e sopra, la squadra del programma e della radio che mi ha accolto e mi sopporta da dieci mesi.
Professionalmente, l’anno che si chiudeè stato il periodo più bello da quando quasi una ventina d’anni fa ho iniziato a fare il giornalista. Durante lo spritz mi si è presentata una giovane che ha iniziato a scrivere per il Corriere del Veneto, giornale dove ho lavorato per otto anni, prima di stancarmi della vitaccia da cronista di strada. L’ho abbracciata e le ho dato un bacio in fronte. Mi ha fatto tanta tenerezza: lei ha fatto un omino seduto a una scrivania con di fianco un muro: “Tutte le cose che non so”, aveva spiegato. Avessi avuto io quell’umiltà alla sua età, avrei fatto metà degli errori che ogni tanto mi fanno fare qualche sospiro quando mi volto indietro. Guardando avanti invece vedo un 2018 ancora più bello dell’anno che si sta chiudendo. Quell’attimo di pace in piazza Cavour mi è servito a questo, a ragionare su quanto ho costruito quest’anno e sui progetti per quello che viene. E sono felice di avere una antenna in testa e tanti amici intorno. Buon Natale a tutti: mercoledì 20 dalle 7 alle 10 di mattina io e Barry Mason siamo con Nicola Brugiolo e il resto della squadra in piazza Garibaldi a fare la trasmissione per una volta nel cuore della città. Dalle 8 alle 9 offriremo addirittura la colazione a tutti. Venite a trovarci, faremo del bene assime alla Croce Verde ed alla Pasticceria Giotto del carcere di Padova, raccogliendo fondi per la Pediatria di Padova.
Alberto Gottardo