L’elenco delle sciagure continua: secondo l’Ascom a Due Carrare arriverà l’alluvione e danni modello diluvio universale

 

Dopo l’appello al vescovo, dopo aver evocato il Vajont, ora gli oppositori all’investimento in programma entro tre anni al confine tra il Coune di Due Carrare e il casello autostradale di Terme Euganee, si dedicano all’ingegneria idraulica.
Su una intervista uscita sul Mattino di Padova a tutta pagina, il presidente di Ascom Padova racconta a Francesco Jori che “secondo i suoi studi”, su Due Carrare potrebbe incombere una alluvione che cuserebbe almeno 200milioni di euro di danni. Facendo intendere che causa di questa eventuale alluvione sarebbe, chiaramente, l’avversato progetto della Deda Srl. (l’articolo è riprodotto nella sua impaginazione qui a fianco a questo link l’articolo firmato da Francesco Jori).
Deda Srl, società responsabile della realizzazione che darà lavoro, a regime ad oltre 1200 persone, risponde in maniera chiara per voce del suo amministratore delegato Rodolfo Cetera, già presidente dei giovani di Confindustria Padova.
“Il nostro investimento a Due Carrare è un argomento serio, intorno al quale la bassa padovana si gioca un’opportunità di rilancio e sviluppo che tutte le componenti economiche e sociali della zona dovrebbero essere felici di cogliere – spiega Rodolfo Cetera – Confermiamo di essere pronti ad ascoltare le osservazioni e raccogliere i suggerimenti per migliorare ulteriormente il nostro progetto: ci piacerebbe parlare di come agevolare i commercianti locali che volessero aprire negozi all’interno della nostra struttura, di come poter valorizzare nel nostro centro i prodotti agricoli e alimentari del territorio, di come far beneficiare dell’afflusso di un consistente numero di nuovi visitatori anche altre attività, storico-culturali, alberghiere, di ristorazione, d’intrattenimento, della zona”.
“Vorremmo anche parlare dei miglioramenti ambientali, al paesaggio e alla viabilità che saranno indotti dal nostro centro e anche del contributo che potrà dare alla messa in sicurezza idrogeologica del territorio”.
“Invece, fino ad oggi, abbiamo soprattutto sentito paragoni con il Vajont, offensivi per le vittime e i danni di quel tragico evento, previsioni di alluvioni (come la drammatica recente a Livorno) con relativa stima dei danni, divagazioni su quanto malfatti siano i contratti della grande distribuzione”.
“In sintesi, abbiamo ascoltato un sacco di fandonie, o per dirla con un termine moderno, di fake-news, svilenti in primo luogo per chi le propaga, e che vanno contro l’interesse della collettività, perché questo progetto porta in un territorio, oggi marginale, investimenti e posti di lavoro.”
“Deda è sempre pronta a dialogare con tutte le componenti sociali ed economiche che vorranno contribuire in maniera costruttiva alla realizzazione di questo progetto e ai benefici che sicuramente avrà nel territorio. Contiamo che lo siano anche gli altri”.
Sul tema della procedura che sta portando il progetto di investimento alla dirittura d’arrivo, Deda Srl nella nota riprodotta qui sopra tiene a precisare quanto segue:
“Il progetto di Deda è già previsto da anni nel PTCP (Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale) e nel PATI (Piano Assetto Del Territorio Intercomunale) del Conselvano, e le tavole di assetto idrogeologico ne attestano la piena compatibilità oltreché l’assetto idrogeologico. Inoltre, dispone già dell’autorizzazione del Consorzio di Bonifica Bacchiglione competente, a seguito della verifica di compatibilità idraulica che è stata resa obbligatoria per legge, dopo l’alluvione di Sarno del 1989, per ogni intervento sul territorio”.

Sullo stesso tema leggi anche
“Si fa presto a sparare sul sindaco di Due Carrare .. “