L’immaginazione al potere con “fUnder 35” della Fondazione Cassa di risparmio di Padova e Rovigo

 

La Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo investe nei giovani e nella cultura con l’obiettivo di valorizzare le competenze e promuovere la sostenibilità anche economica dell’industria creativa e culturale del territorio, generando significative opportunità occupazionali. Due sono le iniziative messe in campo negli ultimi due anni a favore delle imprese culturali, con un impegno complessivo di circa 1,5 milioni di euro: “fUNDER35”, bando nazionale di durata triennale promosso insieme ad altre 9 fondazioni di origine bancaria, e “Culturalmente”, ideato e promosso dalla Fondazione stessa.
“fUNDER35”, per il quale la Fondazione ha stanziato 190.000 euro, ha premiato l’intraprendenza di ben 3 realtà padovane e 1 polesana. Si tratta di imprese non profit operanti da almeno due anni nell’ambito della produzione artistica e creativa e dei servizi di supporto alla valorizzazione, tutela, promozione dei beni culturali, il cui organo di amministrazione è costituito in maggioranza da membri di età inferiore ai 35 anni.

“Culturalmente” ha sostenuto nelle prime due edizioni 50 associazioni culturali (su circa 200 richieste pervenute) per un importo complessivo di 1.3 milioni di euro. L’iniziativa ha l’obiettivo di stimolare e sostenere la produzione culturale giovanile creando opportunità di lavoro e consapevolezza dell’importanza di “fare rete”, come dimostra il coinvolgimento di circa 500 soggetti (tra enti, istituzioni, associazioni culturali e sociali) nelle due edizioni. I progetti devono essere incentrati su tematiche di attualità quali pratiche di sostenibilità e tutela dell’ambiente e del patrimonio artistico, sulla riqualificazione degli spazi urbani e suburbani, sulla promozione della cultura e la valorizzazione del territorio attraverso le nuove tecnologie.

I vincitori delle edizioni 2013 e 2012 di “fUNDER35”
Tra i 18 vincitori dell’edizione 2013 a livello nazionale, figura il Teatro del Lemming di Rovigo, che si è aggiudicato 60.000 euro per il progetto “Il testimone che passa”.
Il progetto darà vita ad un team con competenze manageriali e di comunicazione, che si occuperà della ricerca di fondi, della creazione di una rete stabile con altri soggetti del settore, della valorizzazione delle produzioni artistiche della compagnia e della formazione del personale. 3 saranno le persone coinvolte nell’iniziativa, che prevede fra l’altro un workshop a livello europeo sulle best practices organizzative di questa compagnia.

L’edizione 2012 di “fUNDER35” ha visto, su 15 progetti vincitori, ben 3 provenienti dal territorio padovano, proposti rispettivamente da Teatro de Linutile, Khorakhanè, La Mela di Newton, ai quali sono stati complessivamente assegnati 180.000 euro.
Fra i risultati più significativi va annoverato il coinvolgimento di giovani ai quali sono state offerte nuove opportunità di lavoro, nonchè il consolidamento delle organizzazioni partecipanti.

Nello specifico il Teatro de Linutile, con il progetto “Un fundraising team”, ha creato un gruppo di lavoro che si occupa di fundraising. È stata avviata, inoltre, una collaborazione con altre realtà del territorio, che ha portato fra l’altro alla nascita di una rete di 6 teatri off a Padova, ossia realtà teatrali parallele rispetto ai grandi circuiti distributivi, con l’obiettivo di rafforzare la capacità delle realtà coinvolte di comunicare con il pubblico e riportarlo a teatro. Importante, infine, la partecipazione al progetto “Start-up impresa sociale”, tesa a favorire la nascita di nuove imprese sociali.
Il progetto “Nuove Energie” ha contribuito alla riorganizzazione dell’associazione Khorakhanè e si è concretizzato in una piattaforma culturale e sociale gestita da giovani, per offrire servizi culturali e artistici alla comunità, coniugare le esigenze del mercato con equità, sostenibilità ambientale e pari opportunità, favorire l’inserimento lavorativo di professionisti culturali qualificati, contribuire all’inclusione sociale di persone svantaggiate.
Circa un centinaio i giovani impiegati nella gestione di diverse attività tra cui l’organizzazione del festival So Far So Good e di un centro culturale ad Abano Terme dotato di uno spazio eventi, un laboratorio artigianale e un co-working.
Grazie al progetto “Stacca la spina!”, La Mela di Newton si è dotata di un responsabile di produzione e di un fundraiser, che hanno supportato il team dell’associazione nella realizzazione di varie manifestazioni tra cui i festival musicali “Macello” e “Castello”, oltre all’evento “En Plein Air”, una giornata di musica ospitata nell’anfiteatro del Venda. È stata in tal modo ampliata l’offerta culturale dell’associazione e provocato un maggiore impatto a livello locale attraverso, fra l’altro, la proposta di soluzioni di low budget per i piccoli-medi comuni della provincia di Padova.