Certo fare l’amore non è sostituibile, ma credo che questo “Float your mind” ci vada vicino. Odio gli inglesismi e quando sento puzza di new age metto mano alla pistola, per questo sono arrivato in questa struttura nell’avveneristico complesso di Area 177 avevo più il sospetto di essere di fronte alla solita puttanata olistica che non a qualcosa di utile. Ero reduce da una notte insonne, in un periodo della mia vita particolarmente doloroso. E in più pioveva e avrei poi dovuto sostenere gli sballottamenti di una giornata particolarmente dura e lunga. Insomma non ero di buon umore. Ho ascoltato con scetticismo le spiegazioni di Mirco Nardini e della sua gentilissima assistente.
“Ma vaffanculo va, non potevo stare a letto un’ora in più invece di andare a fare sta boiata” ho pensato almeno una mezza dozzina di volte.
Poi mi sono spogliato, fatta la doccia, e sono entrato in questa specie di capsula che sembra uscita da un film di fantascienza: un paio di spanne di acqua calda sul pavimento, sul soffitto lucine azzurre, pareti bianche. Chiudi la porta e ti metti a galleggiare e inizia il viaggio. Chiusi gli occhi ti pare di perderti all’inizio e succede una cosa pazzesca: senti fortissimo il tuo respiro e ancora più forte il tuo cuore che batte. E il mio batteva piano e insolitamente rapido, per un bradicardico come me. Ho iniziato a controllare il respiro ed anche il cuore si è placato mentre la musica e le lucine lasciavano spazio a silenzio e buio. Ed io ho iniziato ad avere la sensazione di ruotare in senso anti orario. Come un derviscio dell’Anatolia. Ho trovato il mio centro di gravità, come diceva Battiato. Non so se sarà permanente. Ne sono uscito con l’anima lavata e con l’energia di uno che ha dormito tutta la notte e forse anche mezza mattina. Certo io da Mirco ci tornerò presto. Non è come scopare. Ma quasi.
Alberto Gottardo
Qui il link al centro https://www.floatyourmind.it/