Lo staff di Massimo Bitonci costava di meno. Magra consolazione della serie “siamo meno peggio” o una supercazzola prematurata con scappellamento a destra? La tesi che il Mattino di Padova sostiene con l’articolo a firma di Luca Preziusi è al limite della categoria fake news. Perchè non racconta una bugia ma omette almeno un paio di verità.
La tesi del Mattino di Padova secondo cui “la prima linea del leghista guadagnava 268mila euro, 134 mila quella di Giordani” fa acqua da tutte le parti. Andiamo a vedere perchè.
Nel calderone dell’analisi del giornale cittadino più letto infatti finisce anche lo stipendio percepito dal capo di gabinetto Andrea Recaldin, 93mila euro lorde l’anno.
Chi è il capo di gabinetto di Giordani? Nessuno? Se fosse nessuno o fosse qualcuno tra Jessica Canton, Massimo Bettin potremmo mettere zero alla voce Capo di Gabinetto. Il nuovo capo di gabinetto invece, come giustamente fa notare Luca Preziusi è Fiorita Luciano, già stipendiata da Palazzo Moroni. Omette il giornalista di scrivere quanto. Basta una ricerca sul sito del Comune di Padova per vedere che lo stipendio della dirigente succeduta ad Andrea Recaldin è di 92mila euro. Perchè non dovrebbe essere computato tra i costi della “prima linea”?
Seconda omissione, si scrive che “l’adriese Carlo Melina, portavoce”, percepiva 86mila euro lordi. Lasciando trasparire solo di passaggio che lo stesso, con nel curriculum anche prestigiose collaborazioni da giornalista nella galassia delle produzioni Mediaset, svolgeva la funzione anche di capo dell’ufficio stampa. Ruolo che l’attuale portavoce, che i giornali li ha al massimo letti, non essendo mai stato giornalista nemmeno per un giorno, non può ricoprire. Quindi molto probabilmente il ruolo dovrebbe essere assegnato a Franco Tanel, lui sì giornalista oltre che valente fotografo. Donatella Gasperi ai tempi di Flavio Zanonato percepiva un trattamento annuo di 45mila euro lordi. Se tanti ne fossero assegnati anche a Franco Tanel il nuovo conto salirebbe a
prima linea Sergio Giordani = 271 mila euro. Tremila euro in più di quanto imputato dal Mattino di Padova di oggi allo staff di Massimo Bitonci = 268mila euro.
Con un giallo nel giallo: Sul Mattino del 21 Giugno 2014, sempre scritto da Luca Preziusi in occasione dell’insediamento di Bitonci, gli stipendi del gabinetto del sindaco pubblicati all’Albo Pretorio erano: Andrea Recaldin , ex capo gabinetto Bitonci 67.000 ( 47.000 trattamento accessorio e 27000 inquadramento economico D3 , perchè laureato ) ; Carlo Melina, portavoce ( come Bettin ) e capo ufficio stampa ) 65.700 ; Comacchio ( supporto gabinetto sindaco ) 39.400 ; Anna Bassano, segretaria particolare di Bitonci 42.200. Cioè 214mila e 300 euro. 54mila euro in meno di quanto calcolato dal Mattino di Padova tre anni dopo. Misteri dell’aritmetica. E anche del giornalismo, evidentemente.
Alberto Gottardo
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