Chi non mangia l’oca a San Martino non becca un quattrino dice il proverbio. E per mangiare l’oca in 27 ristoranti padovani che aderiscono all’iniziativa dell’Appe non se ne spendono in media più di 40 (euro) a testa. L’appuntamento è per tutti dall’11 novembre in poi nei ristoranti che hanno sposato il progetto di Appe e Camera di commercio “A cena con l’oca di San Martino” ma molti ristoranti andranno oltre la serata dedicata al rito dell’oca, animale che veniva donato al padrone dei fondi agricoli da chi vi lavorava.
Detto anche il maiale con le piume, questa bestia dal petto ampio e morbido e dalle cosce deliziose sarà reinventato in centinaia di piatti dai 27 ristoratori riportati con dettaglio di menù e prezzi dal sito dell’Appe GustarePadova.it
L’evento della cena dell’oca festeggia quest’anno il quinto anniversario: un appuntamento che è già diventato tradizione con una innovazione che rende questo piatto ancora più gustoso. La carne dell’oca per i palati più fini tenderebbe a essere leggermente dura. I ristoratori padovani negli anni hanno imparato a cuocerla in una sorta di sotto vuoto a bassa temperatura per un periodo più lungo di quanto possa avvenire in forno. Una rivoluzione della fisica applicata alla cucina molto gradita visto il successo della rassegna.
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