Sui Colli Euganei le olive si raccolgono anche alla luce della luna piena: solo così si ottiene un olio extravergine unico, dal gusto travolgente, con acidità ridotta al minimo e ricco contenuto di polifenoli. La raccolta notturna (nella foto) è l’ultima frontiera dell’olivicoltura euganea, una produzione di nicchia che si sta ricavando spazi sempre maggiori e più qualificati, nonostante le difficoltà legate al meteo. Roberto Callegaro è un giovane imprenditore di Arquà Petrarca, titolare insieme al papà Guerrino e alla sorella Silvia dell’azienda Evo del Borgo. A loro si deve l’olio “moonlight”, raccolto esclusivamente di notte per mantenere intatte le peculiarità di questo prodotto. Il primo olio del 2017 promette bene, nonostante il calo quantitativo e l’annata difficile. “Sarà un olio eccezionale – osserva Roberto Callegaro – perché le olive sono sane e di ottima qualità. La prima impressione è senz’altro positiva. Per quanto ci riguarda siamo riusciti ad ottenere circa il 70 per cento di produzione rispetto allo scorso anno grazie ad un costante e attento lavoro nei nostri 15 ettari e fra i 3600 ulivi della nostra azienda”. Coldiretti Padova ha scelto questa azienda innovativa per il debutto dell’olio extravergine d’oliva dei Colli Euganei 2017 e per per fare il punto sulle potenzialità e le prospettive della olivicoltura euganea insieme all’Aipo Veneto, l’associazione che rappresenta i produttori olivicoli. “La nostra regione è all’avanguardia e copre circa la metà della produzione di olio d’oliva del nord Italia con 120 mila quintali di olive e oltre 13 mila quintali di olio. – spiega Enzo Garbin, direttore di Aipo Veneto – Padova conta circa 450 ettari di ulivi e 80 mila piante circa. La produzione è di circa 12-15 mila quintali di olive che porteranno ad ottenere intorno ai 2 mila quintali d’olio. La produzione, come noto, questo anno sarà in calo, con flessioni anche significative a seconda delle zone, in media intorno al 40 per cento. Va detto però che lo scorso anno avevamo raccolto una quantità ben sopra la media. La qualità comunque, come vediamo qui oggi, promette molto bene perché le olive sono sane. Certo conta molto anche la tecnica di spremitura e l’attenzione delle risorse singoli produttori. In provincia di Padova gli olivicoltori, per professione o per hobby, sono circa 900″.
“L’olivicoltura è una coltivazione che qualifica l’attività agricola sui Colli Euganei sia sotto il profilo ambientale che in quello della qualità del prodotto – spiega Federico Miotto, presidente di Coldiretti Padova – e che permette di continuare a fare impresa con successo e soddisfazione. È una attività che sta evolvendo rapidamente grazie ad imprenditori disposti ad impegnarsi a portare sul mercato un prodotto unico ed inimitabile. È il caso dell’azienda Evo del Borgo che grazie alla competenza e alla passione dei giovani titolari ha saputo ritagliarsi un ruolo di spicco per il suo particolare olio extravergine d’oliva. È questo il futuro dei Colli Euganei, un territorio prezioso e fragile al tempo stesso, vocato, grazie alla varietà dei terreni e dei microclimi, a produzioni agricole di qualità che meritano di uscire dalla nicchia. Il nostro impegno è mettere questi imprenditori nelle condizioni ideali di far bene il proprio lavoro e di permettere al settore di continuare a crescere nonostante le difficoltà legate alle condizioni climatiche e alle caratteristiche ambientali. Questa agricoltura d’eccellenza fa bene al territorio e permette di evitare lo spopolamento o l’abbandono della coltivazione nella nostra area collinare. Dobbiamo favorire e incoraggiare filiere come l’olio extravergine d’oliva che qualificano l’intero comparto agroalimentare padovano”. La qualità, aggiunge Alessandro Di Paolo, docente universitario di strategia d’impresa “garantisce il valore aggiunto indispensabile per sostenere il reddito dei produttori”.
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