“Vorrei andare in un ristorante, ma di quelli di una volta, di quelli che te la godi” mi dice così una mia amica l’altra sera. “Ti porto all’Osteria San Leonardo” le ho risposto. L’Osteria San Leonardo è aperta da poco, a due passi dall’omonimo ponte, in zona Savonarola. Ci sono stato l’altra sera, invitato da Federico Contin, che grazie a Dio sta fuori dalla cucina. In cucina invece c’è una coppia di cuochi che sanno il fatto loro. Scordatevi la mise en place dei ristoranti stellati, dimenticatevi l’impiattamento da cartolina. All’Osteria San Leonardo non si mangia con gli occhi, ma si mangia molto e bene. Ho provato il risotto al nero di seppia, mantecato alla perfezione. Buone le sarde.
Mi dicono che le moeche sono andate a ruba e che da giugno partirà la settimana del baccalà, anzi del bacalao. E che non fanno solo pesce, ma anche piatti della tradizione veneta.
Il servizio in sala è curato dal pirotecnico Mec Picello, creativo dietro il banco, un oste di quelli che ti divertono senza disturbare. Ho visto in carta gli spaghetti alle vongole, mi giurano che li fanno con quelle fresche e il fatto che il menù non sia sconfinato è una garanzia.
Ci devo tornare con l’amica di cui sopra racconterò come sarà la cena di prova. Per adesso l’impressione è di un’osteria che non vuole fare il ristorante, di cuochi che non vogliono fare gli chef. E tutto ciò, francamente, mi pare una buona notizia. Su facebook Osteria San Leonardo
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