L’ultimo saluto a Claudio Scimone, Padova si è stretta attorno al proprio Maestro

 


In silenzio, senza un applauso. Nella chiesa dove tante volte il Maestro Scimone ha riscosso applausi e successi di pubblico vicini al trionfo. Lui a quelle manifestazioni di affetto ha sempre risposto con un sorriso timido, e con un gesto delle mani scarne ed affusolate, a formare un cuore. Per la prima volta Padova ha assistito muta, salutando in maniera composta ed addolorata il suo Maestro, con m maiuscola poichè non solo riferita alla musica.
C’era tutta la Padova istituzionale, presente e passata, c’era la Padova della cultura, c’erano i tanti che in Claudio Scimone e nella musica de “I solisti veneti” hanno potuto trovare una forma di trascendenza. Ai giornalisti fuori dalla chiesa Sergio Giordani, sindaco di Padova, ha promesso che “troveremo una maniera per ricordare per sempre Claudio Scimone”. Forse riferendosi all’auditorium che si potrebbe ricavare dal vicino palazzo Foscarini. All’uscitadella bara di legno chiaro, ricoperta da un cuscino di girasoli, alcune persone hanno provato a far partire un applauso. Gli altri padovani non hanno seguito il gruppetto di anziani che presto hanno capito ed hanno smesso di applaudire. La miglior musica per un padovano così grande: un lungo e rispettoso silenzio.

Alberto Gottardo


Qui di seguito il messaggio fatto pervenire dal vescovo di Padova monsignor Claudio Cipolla
Mentre mi trovo in visita pastorale presso le Missioni diocesane in Brasile, desidero unirmi alla preghiera di suffragio che oggi la Chiesa e tutta la Città di Padova eleva a Dio per l’esimio Maestro Claudio Scimone. In questo giorno anch’io celebrerò, al di là dell’Oceano, quell’unico Mistero di fede che, nella Santa Messa, tutti ci unisce nel suffragio per questo compianto artista, il Maestro Claudio Scimone, cui oggi il mondo artistico e culturale riconosce il talento di luminoso educatore per la nostra Città di Padova e per la nostra Nazione italiana. Riposi in pace, nell’attesa della beata speranza!

L’arte musicale del Maestro, eseguita frequentemente non solo nei teatri e nelle Sale da musica ma anche entro le più splendide chiese di tutto il mondo, lo ha reso servitore di quelle armonie celesti che stanno sopra di noi e che sono di Dio: il suo generoso esempio ispiri molti giovani a desiderare, conoscere e produrre realtà elevate, spirituali e ricche di quella forza che, come la musica, può aiutare l’uomo a sperare tra le vicende – talora cupe – del mondo e a promuovere tutto il bene possibile.
La nostra amata Città di Padova riconosca in questo Uomo e in questo Artista il richiamo costante a non bastare a noi stessi ma alla necessità di levare la nostra mente a Dio.
A Voi Pregiatissimi Signori Maestri della celeberrima Orchestra «I Solisti Veneti» – fondata nel 1959 a Padova dal Maestro Scimone – giunga la mia grandissima stima, il plauso e la mia personale vicinanza per la dolorosa perdita di questo Vostro patriarca della musica.
Esprimo la mia vicinanza anche alla Gentile Signora Giusy Scimone, sorella del Maestro e a tutti i Nipoti. A Lei, Gentile Maestro, Signora Clementine Hoogerdoorn Scimone, sposa del compianto Maestro, pervenga la mia particolare vicinanza e la mia preghiera per il grande dolore di quest’ora.
Su tutti Voi che, nella maestosa Chiesa degli Eremitani, siete ora presenti al sacro rito di suffragio e su tutta la Città di Padova, scenda la mia benedizione.

Il vescovo Claudio Cipolla