Alle 18 lunedì sera la rete delle associazioni si dà appuntamento per un sit in di fronte alla prefettura, di solidarietà alla popolazione di Parigi, colpita dagli attentati di venerdì, ricordando anche analoghi espisodi avvenuti in altre città del Medio oriente, squassato dal dramma della Siria.
Qui di seguito il comunicato della rete di associazioni:
Più di 120 morti, decine di feriti e una città devastata dalla violenza e dalla brutalità degli attentati terroristici. Una comunità, quella francese, sconvolta dalla barbarie e atterrita dalla paura. Un mondo, quello europeo, che riscopre il terrorismo come una realtà vicina e non come qualcosa di estraneo e distante.
In circostanze come questa la nostra solidarietà va ai cittadini francesi, e a tutti i popoli vittime della brutalità del terrorismo.
Rabbia, paura, odio, angoscia sono quello che proviamo in questo momento di fronte alle stragi che hanno colpito Parigi, così come Beirut, la Tunisia, il Kuwait, la Siria.
Da quello che succede non possiamo però uscire più divisi di prima, ma più uniti – non più rassegnati, ma più determinati. Più uniti nel costruire una società migliore. Più determinati a combattere razzismo, violenza e discriminazioni.
Il modo migliore per affrontare quanto accaduto è evitare le reazioni di pancia. Non permetteremo che l’odio ci contagi; non lasceremo che la paura governi le nostre azioni, resteremo lucidi per rispondere a questa ennesima tragedia come abbiamo sempre fatto: con la pratica dello stare insieme, che ci permette di imparare e migliorarci reciprocamente, che ci garantisce di essere più forti e saldi nella nostra comunità e come cittadini.
Gli stessi che ieri plaudivano alle guerre in Afghanistan, Iraq e Siria, oggi parlano di altre guerre, di altri fronti da aprire. Come i parigini nel momento più cupo hanno aperto le loro porte per accogliere chi era in pericolo, così noi oggi non cadremo nella trappola delle facili soluzioni di chi, agitando spauracchi e bacchette magiche, fa proprio il gioco del terrorismo: la violenza porta a ulteriore violenza, si devono chiudere le frontiere alle armi e non alle persone.
Continueremo a coltivare e difendere i nostri valori: la libertà, la solidarietà, la fratellanza, la democrazia e la laicità. Sono la linfa di una società capace di includere e di fare delle differenze il suo punto di forza.
Il terrorismo ha voluto colpire il nostro stare assieme, a noi il compito di colpire il loro volerci chiusi e divisi.
Per questo motivo lunedì alle 18 vogliamo trovarci in piazza, tutti insieme, per evitare che l’odio e la paura riescano a controllare le nostre vite.
Lunedì ore 18, Piazza Antenore.