“Mia figlia è una brava mamma non si capisce cosa sia successo. Veniva sempre qui con i bambini anche ieri. Adesso la bimba è dai nonni con il papà”. A parlare è il papaà di Monica Cabrele, Domenico, nonno del piccolo alessandro, che avrebbe compiuto 3 anni a gennaio, ucciso da sua madre ieri sera senza un perchè che tutti cercano senza trovarlo se non nel buco nero di una depressione post parto. Via San Martino è una via sterrata di campagna vicino ad un argine golenale: case una vicina all’altra, trre di queste una in fila all’alatra abitate dai Cabrele, famiglia di contadini da sempre radicata a Pieve di Curtarolo.
“Stavo piantando gli ulivi ieri mattina – ricorda lo zio di Monica Cabrele, Sergio – ed ho visto passare Monica assieme al piccolo Alessandro. Un bambino bello e vispo, che salutava sempre anche quando prendeva il pulmino della scuola materna delle suore qui vicino. Era contento di andare all’asilo, aveva iniziato a settembre. Quello che è successo è orrendo, chiediamo a tutti una preghiera per la nostra famiglia”.
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