Ancora la scuola, anzi, l’accademia della pizza padovana sul tetto del mondo. Manuel Baraldo assieme a Gianni Calaon ed agli altri componenti del “Team Penelope” hanno sbaragliato ancora una volta la concorrenza. Manuel Baraldo della pizzeria “7 teste” di Caselle di Selvazzano è arrivato terzo nella difficilissima gara della “pizza a due” in coppia con Stefano Miozzo. Miozzo merita un discorso a parte poichè lo chef (numero uno al forno della Pizzeria al Borgo 1964, di Cerea), ha vinto in singolare il primo premio per la pizza classica con la pizza “Cortile dei Nonni” a base di coste, radicchio tardivo, piccione, foies gras, sale maldon vanigliato, aceto balsamico, parmigiano, bottarga di gallina.
Gianni Calaon si è piazzato tra i primi dieci pizzaioli in assoluto con la nuova pizza sviluppata assieme a Coldiretti.
Calaon, già quattro volte campione del mondo, ha dedicato la sua ventesima edizione personale del campionato presentato la pizza di Campagna Amica con le castraure di Sant’Erasmo e il formaggio di pecora, piazzandosi fra le migliori dieci della categoria.
Un altro componente del team, il bresciano Roberto Minelli è arrivato terzo per la pizza in teglia. Calaon si è piazzato fra i migliori dieci anche con la pizza in teglia dedicata alla laguna veneta. A tutti gli amici pizzaioli i complimenti e il plauso di Coldiretti per aver portato a Parma il meglio dell’agricoltura veneta e il top dei nostri prodotti di qualità.
Delle pizze di Manuel Baraldo e Gianni Calaon avevamo già parlato in questo articolo piazzando le loro creazioni in testa ad una personalissima top5 delle pizze padovane. I risultati del campionato del mondo di Parma ci danno evidentemente ragione.
Alberto Gottardo