Oltre 40 i delegati Arci da tutto il Veneto riuniti ieri, lunedì 22, al circolo Fahrenheit per il III congresso regionale che ha eletto il nuovo direttivo dell’associazione e il suo nuovo presidente, carica che vede riconfermata, con voto unanime, Marina Bastianello (nella foto).
Un’assemblea largamente partecipata, che come sempre costituisce anche un importante momento di confronto e di bilancio per l’associazione, nonché di elaborazione culturale e politica per il percorso dei prossimi quattro anni. Presenti tutti gli otto comitati del Veneto, che rinnovando ampiamente il direttivo hanno indicato una significativa presenza femminile: tre su sette presidenti di comitato sono, infatti, donne.
Marina Bastianello, che ha accolto la richiesta di guidare l’associazione nei prossimi quattro anni per l’ultimo suo mandato, ha fatto l’intervento di apertura sollecitando a “reagire alla sfiducia” e ad “agire il cambiamento”. A partire dai territori e da un nuovo modo di fare politica, che privilegi e valorizzi il ruolo delle comunità locali: scelte necessarie di fronte alla crisi che costringe a rivedere consumi e stili di vita, alle paure di una società che fatica a confrontarsi con culture diverse, ai mutamenti climatici che ci impongono di “coltivare cambiamenti” nel nostro modo di abitare la Terra. «Le parole, come le azioni, devono rigenerarsi attraverso l’assunzione della responsabilità individuale e collettiva che si traduce in scelte – ha detto la Bastianello -. In questo si gioca una nuova mission associativa che deve fare i conti con la profonda crisi e afasia della politica». «Noi crediamo che siano necessari un processo di decentramento e una trasformazione in senso federalista del sistema Paese – ha continuato – che permetta un più forte protagonismo delle comunità locali».
Intervenuti a portare il proprio saluto il presidente nazionale di Arci Paolo Beni e Paolo Crepaldi, della presidenza dell’Emilia Romagna, presenze che testimoniano il valore del confronto avviato dal Veneto intorno a un progetto completamente rinnovato di associazione nazionale. Ospiti dell’assemblea anche Alessandro Zan, che ha portato il saluto dell’amministrazione comunale, e Piero Ruzzante, che ha invitato tutti a esercitare il diritto di voto alle prossime elezioni regionali.
Quinta regione in Italia per numero di tesserati e numero di circoli (dopo Emilia Romagna, Toscana, Lombardia e Piemonte), il Veneto conta oggi oltre 91.700 iscritti e 214 associazioni e circoli affiliati, impegnati sul territorio in attività di promozione culturale e sociale, con iniziative che spaziano dalla musica al teatro, alla danza e la proposta di dibattiti e momenti di confronto sui temi più attuali e cari all’associazione, nonché con campagne di sensibilizzazione sull’ambiente e l’inclusione sociale.
Nella sola Padova e provincia sono oltre 24.110 i soci e 39 i circoli Arci; tra gli ultimi nati alcuni spazi di aggregazione giovanile come “La Mela di Newton” (in centro a Padova, zona Torresino) e “OnStage” (a Monselice, con sala prove per giovani musicisti). Il vademecum 2010 che presenta e descrive l’intero panorama di realtà padovane e le loro attività è disponibile presso i singoli circoli e la sede di Arci Padova (via IV novembre, 19).