Pubblico in visibilio per due ore al cospetto di Marylin Manson, il reverendo del rock gotico ed un zinzino decadente. Peccato per lui il fatto che la platea non fosse per forza di quella del palato più fino e si è entusiasmata davvero solo per il suo pezzo più commerciale (e anche tra quelli più vecchi suonati, “The dope show”, 1998) e per le due cover d’ordinanza, ed è forse questo il limite del re del gothic rock, che scalda i suoi con Rock i dead e Sweet dreams (Eurythmics) e Personal Jesus (Depeche Mode). Uno spettacolo con poco di nuovo insomma quello di Marylin Manson che concederà il bis al pubblico italiano il 7 luglio al galoppatoio di San Siro a Milano per una seconda data che si preannuncia quella sì un sicuro sold out. Sarà probabilmente quella l’occasione per i ventidue fermati dalla guardia di finanza ai cancelli per possesso di droga per vedere il concerto perso questa sera: uno dei ventidue fermati è stato portato in caserma dagli uomini del capitano Luca Gelormino in quanto trovato in possesso di una dozzina di siringhe in una sorta di cartuccera pronte all’uso. Altri due giovani sono stati portati in pronto soccorso prima dell’inizio del concerto in quanto pesantemente intossicati da un mix di alcol e droga. Anche questo fa parte, a quanto pare del “dope show”.
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