“A seguito dell’incontro tenutosi in mattinata presso la Prefettura di Venezia, ribadisco quando già affermato, in quel contesto, dall’Assessore al Sociale Alessandra Brunetti, convocata dal prefetto Domenico Cuttaia: no all’uso dell’ex Caserma Romagnoli di Padova come hub veneto di riferimento per i richiedenti asilo – ha dichiarato il sindaco di Padova Massimo Bitonci – I nostri concittadini patiscono ogni giorno gli effetti di politiche sull’immigrazione che sono sbagliate, che gravano oltre il limite sui contribuenti e mettono a repentaglio la vita di migliaia di disperati che, da ogni angolo del mondo, vengono in Italia in cerca di fortuna – ha chiarito Bitonci – La precedente Amministrazione ha già impegnato troppe risorse per progetti di integrazione e sostegno agli immigrati: 400.000 euro per lo SPRAR e più di 600.000 euro, da inizio anno, per i minori stranieri non accompagnati. Per questo non siamo disposti ad incrementare il numero di ospiti, a fronte di centinaia di padovani che, quotidianamente, si rivolgono agli uffici del Comune per chiedere una casa, un lavoro o un aiuto anche solo temporaneo. Siamo pronti ad azioni plateali. Porteremo in piazza i padovani disoccupati, gli esodati, gli anziani con la pensione minima e tutti gli esclusi da uno Stato che dimentica i propri figli e i propri padri. L’atteggiamento del Prefetto di Venezia è irrispettoso della dignità delle istituzioni cittadine. Non accettiamo di doverci piegare agli ordini, pena il rischio di un’invasione disordinata di extracomunitari. Padova non è una provincia dell’impero”.
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