Massimo Bitonci si è accorto che in via Montà doveva essere finita da un pezzo un’opera che invece giace allagata dalla pioggia?

 

Capisco che questo cantiere non sia sull’asse palazzo Moroni-Valsugana che Bitonci percorreva fino a qualche giorno fa ogni giorno per raggiungere Padova da Cittadella. Avesse preso residenza su via Montà probabilmente si sarebbe accorto che c’è una importante opera che doveva essere pronta da un pezzo e che invece è diventata il paradiso di rane e nutrie. Stiamo parlando dell’area consegnata nell’autunno del 2013 (all’epoca sindaco reggente Ivo Rossi) a RFI, con inaugurazione dell’opera prevista per la primavera di quest’anno. Doveva essere una operazione di ricucitura urbanistica della zona ovest della città con l’area di via Beato Pellegrino/piazza Mazzini. E invece? e invece basta salire sul tetto del supermercato Conad per rendersi conto che è tutto fermo: dopo due anni e mezzo questo è lo stato di questa mattina con addirittura una gru sott’acqua su un’opera fondamentale per la qualità della vita di migliaia di cittadini dei quartieri a ovest di Padova. Eppure lo attesta anche il Gazzettino di Padova (clicca qui per leggere l’articolo del 22 ottobre 2013) alla consegna delle aree il cronoprogramma stilato prevedeva lavori per due anni. Di anni ne sono passati tre.
Anzichè passarci le macchine, in quel sottopasso per il momento ci si può passare al massimo una nutria. La differenza è tra una amministrazione che segue i lavori e una che segue i vu cumprà.

Alberto Gottardo

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