“Sospetto che gli americani non abbiano bisogno di essere rassicurati sul risultato delle elezioni in Italia e su chi andrà il Governo. Sono assolutamente tranquilli e sospetto che possano essere contenti di una eventuale nostra vittoria”. A dirlo l’ex presidente del Consiglio Massimo D’Alema a margine della presentazione del suo libro “Controcorrente” al centro culturale San Gaetano di Padova.
“Non è che gli americani vanno rassicurati sul fatto che andiamo noi al Governo – ha aggiunto D’Alema – al massimo è la Merkel che va rassicurata: i conservatori Ue devono essere tranquillizzati di fronte alla prospettiva di un altro grande Paese europeo che sarà governato dal Centrosinistra”.
“C’è attenzione verso il nostro Paese – ha aggiunto Massimo D’Alema: l’invito del 15 febbraio al presidente Napolitano a Washington è molto importante. Non è affatto usuale che venga invitato un Presidente che ne sta per andare. E’ un segno di attenzione verso il Paese e di attenzione verso Napolitano, ribadita più volte da Barack Obama. Napolitano ha rappresentato l’Italia con grande prestigio. L’invito a Washington è anche un segnale che per gli Usa comunque vada a finire l’elezione in Italia noi rimaniamo un Paese amico: gli americani sanno che il 15 febbraio viene 9 giorni prima delle elezioni. Siccome gli americani sanno come sarà il risultato elettorale, mi sembra un segnale ancora più interessante”.
“Noi non abbiamo timore dell’accertamento della verità su Mps e che si faccia chiarezza, ha aggiuto D’Alema. L’ex presidente del Consiglio ha chiarito come “l’avvicendamento al vertice della banca e la richiesta di chiarezza alla magistratura sono venuti dalle istituzioni locali, per cui bisogna riconoscere i meriti della buona politica e dal sindaco di Siena. Non abbiamo motivo di temere speculazioni – ha aggiunto D’Alema – che non toccano il nostro partito”. Rispondendo ad una domanda dei cronisti su eventuali risvolti elettorali della vicenda Mps D’Alema riconosce: “E’ una vicenda che se ha avvantaggiato qualcuno ha avvantaggiato Grillo”.