L’arrivo di Matteo Renzi alla festa del Pd di Padova ha attirato tantissima curiosità alla festa del Pd. Ed oltre al popolo del partito di Flavio Zanonato a Padova e di Pierluigi Bersani ieri sera al parco delle mura c’era anche una notevole quota di cittadini che magari il Pd non l’hanno mai votato. Tra questi sicuramente Raffaele Zanon, dirigente nazionale del Pdl e presidente di Veneto Innovazione che del comizio – show di Renzi da una lettura del candidato leader alle primarie visto “da destra”.
“Matteo Renzi costituisce senz’altro un elemento di novità – spiega Zanon – bisognerà capire oltre alle battute se ci sono dei contenuti, un progetto politico, una visione dell’Italia. Non percepisco una solida base culturale, mi sembra di più una sorta di canovaccio ben studiato nelle pause e nelle battute ad effetto prima e dopo i video che rendono più movimentata l’oratoria di Renzi che comunque c’è. Sui ritardi dell’Italia e sul fatto che la politica non si è aggiornata negli ultimi anni ha ragione. Piacerebbe probabilmente anche al popolo del centro destra che qualcuno avesse il coraggio alla Renzi di dire che occorre giocare una carta nuova per cambiare il sistema. Poi se il cambiamento sarà in meglio o in peggio, lo si valuterà dopo le elezioni. La democrazia è anche questo: si dà l’opportunità di governare a un leader ed alllo schieramento che lo sostiene e poi si valuta poi il lavoro fatto. A Renzi faccio un grosso in bocca al lupo, ma non credo che peschi più voti a destra di quanti ne perde sicuramente a sinistra”.
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