Alla proposta di Flavio Tosi che invita Zaia a mollare gli alleati (Ncd, Forza Italia e Fratelli d’Italia-An) e di correre da solo rispondono oggi due esponenti di primo piano della politica regionale: Raffaele Zanon e Leonardo Padrin. Riportiamo i due comunicati:
“Non voglio nemmeno immaginare che per egoismi di partito, per la velleità di piantare una bandierina ,per uno zero virgola in più a favore di un simbolo o per puro personalismo, si consegni il Veneto alla quella sinistra renziana che sta riducendo la nostra terrà alla canna del gas. Come sostiene il Sindaco Bitonci il modello Padova è uno schema vincente può essere riproposto in Regione: lista Lega, lista civica con il nome del candidato, FdI –An e Forza Italia. A Padova è stata espressa inoltre una volontà rinnovatrice che, ha proposto candidati giovani e competenti, superando le dinamiche proprie della vecchia nomenclatura. Uno schema che si può riproporre al livello regionale e che permetta di ricostruire il centrodestra soprattutto con gli elettori. Chiarezza chiesta da Salvini anche sull’alleanza con NCD che governa con Renzi a livello nazionale e vorrebbe continuare a farlo senza alcun cambiamento. C’è nel Veneto la possibilità di costruire una Patto federativo che già è ampia maggioranza in molte città e province, ma subisce la frammentazione partitica che spesso viene imposta da scelte romane. Non possiamo sempre aspettare gli interventi risolutori di Roma o Milano come se nel Veneto non ci fosse una classe dirigente. C è nel Veneto una realtà cattolica, riformista, federalista, liberale ed anticomunista sicuramente in maggioranza; c’è una vera classe dirigente di centrodestra immune da scandali e ruberie che vuole un deciso rinnovamento. E’ ora di rompere gli indugi per avviare un progetto di sintesi politica che eviti la frammentazione elettorale che può porre a rischio il risultato .In questa fase politica dobbiamo porci l’interrogativo di come riprogettare il centrodestra attraverso il confronto e la partecipazione che si ottiene principalmente con la chiarezza di uomini e progetti”
Raffaele Zanon , Dirigente Nazionale ,di Fratelli d’Italia –Alleanza Nazionale
Rincara la dose Leonardo Padrin:
“La Lega che scarica l’NCD dalla futura alleanza per le regionali del maggio 2015 è la stessa che alle recentissime votazioni per l’elezione dei delegati regionali alla nomina del Presidente della Repubblica ha passato i voti “sottobanco” a Ruffato (NCD) preferendolo a Cortelazzo (F.I.). Saranno anche giochi di palazzo, ma questo operare rinnega la coerenza politica che la Lega sbandiera, e che viene predicata alle folle”. A dirlo è il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale Leonardo Padrin che osserva: “Fatto questo, adesso la Lega ha iniziato lo stesso giochetto con Forza Italia. L’obiettivo, magari, è quello di arrivare ad un tavolo di trattativa con una posizione di vantaggio. Un gioco pericoloso – prosegue Padrin – perché noi non siamo piegati a dictat nazionali e siamo in grado di rivolgere un appello diretto ai cittadini veneti, liberali e riformisti, perché giudichino se può esistere una posizione culturalmente subalterna alla Lega o ci si debba rivolgere altrove per trovare rispettati gli ideali e i valori che ci caratterizzano”. Per Padrin “A questo punto, se la Lega vuole andare da sola alle elezioni regionali che vada, significa che altrettanto faremo noi, oppure costruiremo un’alleanza diversa. Poco importa se a livello nazionale Forza Italia non assume una posizione chiara, o peggio tace. Quel che conta per noi è che un’alleanza fra diversità parte prioritariamente dal rispetto per gli altri, e senza questo rispetto non esiste coalizione e, soprattutto, non esiste futuro” conclude il capogruppo regionale “per questo ritengo che la misura sia colma e che si debbano abbandonare i Palazzi per chiarire la nostra proposta politica alle persone. Se ci saranno alleanze e con chi, a questo punto, lo vedremo più avanti, le elezioni sono ancora lontane….”
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