Nell’ambito dell’attivita’ di contrasto all’evasione fiscale internazionale, la Guardia di finanza di Padova ha sgominato un’associazione a delinquere finalizzata all’evasione fiscale.
Due filoni investigativi, spiegano le Fiamme Gialle in una nota, hanno interessato il commercio internazionale di telefoni cellulari e palmari, portando gli inquirenti all’individuazione di un articolato sistema di 21 societa’ ubicate su tutto il territorio nazionale, con ramificazioni anche in Spagna ed Austria, che nell’arco di 2 anni ha prodotto una truffa ai danni dello stato per centinaia di milioni di euro.
Si tratta della classica ”frode carosello” mediante la quale gli importatori italiani dei telefonini facevano formalmente acquistare a ”teste di legno”, titolari di ”societa’ cartiere” i cellulari in Ungheria, al fine di creare un indebito credito iva che sottraevano alle casse dello Stato.
La complessita’, la rilevanza e la perfetta gestione delle transazione commerciali e’ stata possibile grazie alla costituzione di una vera e propria associazione a delinquere composta da 19 persone in rappresentanza di 21 societa’, tra le quali spiccano anche 4 evasori totali.
Il terzo filone investigativo ha riguardato il settore della commercializzazione delle carni. L’indagine, analoga per quanto attiene gli aspetti fiscali, prende avvio a fine 2010 con il sequestro di centinaia di confezioni di carne avariata conservate all’interno di due celle frigorifere.
Le indagini fiscali, condotte dal nucleo di polizia tributaria di Padova con l’ausilio delle competenti autorita’ sanitarie, anche in questo caso, hanno permesso di accertare un vorticoso giro di fatture false che serviva sia a coprire la provenienza illegale della carne, sia ad evadere il fisco.
Stante la ramificazione su tutto il territorio nazionale, l’attivita’ prosegue da parte dei reparti del corpo competenti in relazione alla residenza dei soggetti coinvolti.