Dopo un’accesa riunione sindacale con l’Amministrazione dell’AULSS 6 Euganea il 9 luglio scorso, ANAAO ASSOMED, il sindacato dei medici ospedalieri più rappresentativo (36% di deleghe in AULSS 6), ha comunicato formalmente la sospensione fino a data da destinarsi delle trattative sindacali, salvo quanto inerente il passaggio dell’Ospedale Sant’Antonio all’Azienda Ospedale-Università di Padova. La decisione è stata presa dopo aver constatato, come precisato nella lettera al Direttore Generale Domenico Scibetta e inviata anche all’Ordine dei Medici di Padova, che “l’esito complessivamente non soddisfacente delle relazioni sindacali da un anno a questa parte non consente più, al momento attuale, un confronto e un dialogo accettabili e coerenti su più materie”.
Un anno di lettere protocollate, incontri, telefonate, email a tutela del lavoro dei medici su più punti, la maggior parte disattesi per un’Azienda nata a gennaio 2017 e che manca ancora di diversi regolamenti (sul personale in caso di sciopero, sul fondo di “perequazione” per chi non può o ha ridotta possibilità di esercitare la libera professione, sull’orario di lavoro, sulle assemblee sindacali, gravi i ritardi per il nuovo regolamento da poco firmato sugli incarichi che definiscono il percorso di carriera dei medici). Nessuna risposta poi sulle mobilità dipendenti dell’Ospedale Sant’Antonio per il passaggio all’Azienda Ospedale-Università, mancano da mesi numerosi pagamenti per le certificazioni INAIL senza alcun chiarimento, insufficienti o nulle informazioni sull’entità dei fondi dei medici e per la formazione, grave il ritardo della retribuzione di risultato, ed è stato disatteso il recente tavolo di concertazione sulle criticità degli organici e sul Pronto Soccorso. Inoltre, ANAAO ha dovuto opporsi fermamente insieme agli altri sindacati contro il tentativo last minute di sopprimere poco prima dello scorso Natale le Lungodegenze per sostituirle al Sant’Antonio e a Piove di Sacco con l’Ospedale di Comunità e l’Unità di Riabilitazione territoriali, su cui per di più avrebbero dovuto svolgere i turni di guardia illegittimamente i medici ospedalieri.
Ultimo guaio l’affidamento illegittimo di turni nei Pronto Soccorsi di Piove di Sacco e Cittadella a una cooperativa di servizi, dichiarando alla stampa commenti sarcastici sulle diffide già emanate in merito a livello nazionale, nonostante ANAAO avesse chiesto per tempo un tavolo di concertazione su tutte le criticità degli organici e del Pronto Soccorso e che l’Amministrazione non ha voluto concludere. Ma alle diffide seguono le azioni: denunce all’Ispettorato del lavoro, Comando dei NAS e Corte dei Conti. L’Euganea – oltre a ignorare quanto ribadito da più sentenze di Cassazione, Consiglio di Stato e Corti dei Conti – ha inserito negli ordini di servizio medici di cooperative esterne disattendendo il tavolo sindacale appositamente richiesto e le procedure contrattuali su affidamenti ed esternalizzazioni, non fornendo informativa completa, non coinvolgendo i dipartimenti interessati, non valutando per tempo e adeguatamente la quota di medici – primari inclusi per normativa vigente – che avrebbero dovuto coprire le carenze.
Cosa ha offerto quest’Amministrazione in 12 mesi per i medici? Un regolamento sulla libera professione dai toni persecutori firmato obtorto collo, un accordo sugli incarichi sollecitato ripetutamente e firmato con grave ritardo non imputabile ai sindacati e con conseguenti risparmi sugli importi che da tempo dovevano essere erogati ai medici (senza dirci ancora quanti mancano d’incarico), un abbozzo di regolamento sull’orario di lavoro in alto mare, una modifica del codice di comportamento che non avrebbe altrimenti rispettato le tutele sindacali, un minimo calendario di riunioni sindacali fornito dopo mesi di richieste, e che attualmente ha un buco di 80 giorni, come se fino alla fine di settembre non si lavorasse.
Essere indifferenti alle proposte e ai diritti dei medici significa ignorare anche i cittadini curati da questi ultimi. Se il lavoro dei medici e le sue molteplici implicazioni, responsabilità e disagi non sono una priorità per l’Amministrazione, che procede in modo unilaterale proponendo per di più ai pazienti forme illegittime di gestione delle cure su servizi ad alta intensità e rischio come quelli dell’Emergenza-Urgenza, non è più possibile sedere allo stesso tavolo di discussione.
Sperando che in futuro l’Amministrazione dell’Euganea dimostri chiari segni di concreta apertura verso ogni problematica rappresentata, ANAAO ASSOMED invita tutti gli altri sindacati a prendere una posizione. ANAAO ASSOMED continuerà sempre a esigere buona fede, correttezza, trasparenza, efficacia, efficienza e tempestività, opponendosi in ogni sede a qualsiasi atteggiamento elusivo nei riguardi degli obblighi normativi e contrattuali, allo scopo di migliorare e rendere più efficaci ed efficienti i servizi ai cittadini, la tutela della dirigenza medica, sanitaria e veterinaria e delle condizioni di lavoro.