Menù tricolore e, ovviamente, a “km zero” negli agriturismi padovani per celebrare i 150 anni dell’Unità d’Italia. E proprio l’eccellenza del nostro “made in Italy” agroalimentare è il miglior omaggio alla nostra bandiera in occasione della festa di giovedì prossimo, 17 marzo. Un appuntamento al quale gli agriturismi di Terranostra – Coldiretti Padova partecipano proponendo un menù “verde-bianco-rosso”: dall’aperitivo ai dolci, passando per i piatti della tradizione e i vini del territorio, senza tralasciare l’allestimento delle dale con i colori della bandiera italiana.
Ad esempio l’agriturismo “Capeeto” della famiglia De Poli a Salboro (Padova) aderisce alla “notte tricolore” di mercoledì 16 marzo con lo speciale menù “Onore alla bandiera”, in cui ogni piatto sarà “tricolore” in omaggio all’Italia: sformatino di spinaci su fonduta di formaggi e crema al pomodoro, vellutata di zucca con crostini al rosmarino, risotto di spinaci con dadini di pomodoro, costicine di maiale con contorni di stagione, yogurt con salsa di fragole e menta.
Molti altri gli agriturismi padovani aperti per l’occasione, che hanno organizzato proposte originali sia per il 16 che per il 17 marzo. Un modo per festeggiare anche la recente legge sull’etichettatura obbligatoria per i prodotti alimentari che finalmente tutela il “made in Italy” dalle contraffazioni e dalla concorrenza sleale mettendo i consumatori nella condizione di sceglie cosa mangiare. L’associazione Terranostra di Coldiretti raccoglie un settantina di agriturismi nella provincia di Padova. “Da tempo gli imprenditori impegnati in questo settore – spiega Marco Calaon, presidente di Coldiretti Padova – hanno intrapreso strade nuove, scommettendo sulla tipicità dei prodotti e la qualità del servizio. Oltre alla classica ristorazione diversi agriturismi sono specializzati anche nella preparazione di spuntini e piatti freddi, il tutto a “km zero”. Insistiamo su questo aspetto perché le aziende agrituristiche sono le prime ambasciatrici della tipicità del nostro territorio, al punto che le loro proposte spesso vincono anche sulla globalizzazione”.