Se c’è un mercato che “batte in testa” questo è quello dell’auto. Anche nel penultimo mese dell’anno per il mercato automobilistico italiano, veneto e padovano è “profondo rosso”. Per il quinto mese consecutivo, infatti, il calo delle immatricolazioni è particolarmente accentuato e registra, a novembre, un dato sostanzialmente uguale sia in Italia (-26,60%), che in Veneto (-26,51%) che a Padova (-26,62%). A Padova va comunque meno bene se si guarda ai primi undici mesi dell’anno. Infatti nel periodo gennaio-novembre 2021 le immatricolazioni in Italia hanno registrato, rispetto ad un 2020 già disastroso di suo, una crescita dell’8,60% che si riduce al 5,25% se guardiamo al dato regionale e si assottiglia ancora di più se guardiamo a quello provinciale che non va oltre il 4,89%.
“Ormai è diventato difficile persino commentare i dati – dichiara Massimo Ghiraldo, presidente dei concessionari auto dell’Ascom Confcommercio di Padova – perchè tra vulnerabilità del sistema produttivo per carenza di materie prime e semiconduttori, transizione green, incentivi esauriti e conseguenze della pandemia, ci stiamo inanellando in una spirale perversa che ha, purtroppo, effetti impietosi sui bilanci aziendali e i livelli di occupazione del comparto distributivo”.
“Forse – continua Ghiraldo – ci eravamo illusi che le aperture manifestate dal Governo nel corso del “tavolo automotive” dello scorso ottobre potesse portare a qualcosa di positivo in tempi brevi. Invece, al momento, il DDL Bilancio per il 2022 non prevede alcun finanziamento per l’acquisto di veicoli a zero e basse emissioni, interrompendo quel sostegno alle migliori tecnologie ad oggi disponibili sul mercato, che è indispensabile per accompagnare la clientela nella difficile transizione verde”.
Tuttavia si spera.
“Le recenti dichiarazioni del ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti – aggiunge il presidente dei concessionari dell’Ascom Confcommercio di Padova – hanno fatto intravvedere un piano d’azione strutturale e specifico per le autovetture e i veicoli commerciali leggeri per il prossimo triennio: non ci resta che attendere”.
Nel frattempo, anche volendo, si fa fatica ad acquistare la vettura desiderata.
“Le case automobilistiche, bloccate soprattutto dalla carenza di semiconduttori – conferma Ghiraldo – non sono in grado di consegnare e l’attesa si è ormai dilatata a diversi mesi”.
E’ dunque un contesto di grave crisi quello che vede le immatricolazioni ridursi, a Padova e provincia, a 1.753 vetture nel mese di novembre 2021 a fronte delle 2.389 dello stesso mese di un anno fa, mentre ammonta a 21.095 il numero di auto immatricolate nei primi undici mesi di quest’anno contro le 20.112 dello stesso periodo del 2020.
Pochi, dunque, i valori positivi se si guarda ai marchi più importanti. In particolare solo Kia mette a segno un +31,40% su un lotto di 113 immatricolazioni nel mese contro le 86 del novembre 2020. Per il resto sono tutti “meno” se si esclude Toyota che con 134 auto immatricolate contro le 132 segna un +1,52% che di questi tempi è come manna dal cielo. Chi invece, pian pianino, continua ad aumentare il proprio mercato è Tesla, la “total electric” che a novembre immatricola 17 vetture, 6 in più di 12 mesi fa con un balzo (si fa per dire, vista l’esiguità dei numeri) del 54,55%.
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