Arrivano segnali di ripresa per il mercato immobiliare padovano. A fare da traino sono soprattutto gli immobili di qualità. Lo indicano i dati e gli indici di settore presentati durante l’incontro “Una strategia congiunta per riqualificare il patrimonio immobiliare di Padova” organizzato da Confartigianato Padova e IPI Intermediazione. Un dato su per tutti: il numero di compravendite è cresciuto nel corso del 2017 in tutti i segmenti di mercato.
La ripresa economica, che in Italia prosegue a ritmi più moderati rispetto al contesto europeo, il miglioramento delle condizioni del mercato del lavoro e di accesso al credito oltre all’aumento dei consumi, continuano ad avere effetti positivi sul mercato immobiliare.
A dieci anni dall’inizio della crisi, il mercato immobiliare è vicino al punto di svolta. Il numero delle transazioni, da cui deriva l’indicazione della dinamicità immobiliare, si è consolidato negli ultimi tre anni e, ad esso, comincia ad affiancarsi la ripresa dei prezzi, seppure con peculiarità differenti tra regioni e settori.
“I dati sono incoraggianti e l’ottimismo è pienamente giustificato” commenta Alessandro Marino, Responsabile della filiale IPI Padova. “Il mercato odierno però non è più quello pre-crisi e la valorizzazione dell’immobile è diventato un elemento imprescindibile per cavalcare i segnali positivi che arrivano dal mercato”.
In riferimento al comparto residenziale la provincia di Padova rappresenta poco meno del 20% del mercato dell’intera regione. I dati delle compravendite 2017 segnalano la ritrovata dinamica positiva del mercato padovano (+2,7% rispetto all’anno precedente) che conferma il trend positivo avviato nel 2015. I prezzi medi variano da 2.200 a 2.800 €/mq circa per aree centrali e di pregio, 1.500 €/mq per le aree semicentrali e 1.000 €/mq circa per zone più periferiche.
Nonostante un lieve ridimensionamento dei prezzi nel 2° semestre 2017, la diminuzione dei tempi medi di vendita e locazione oltre alla riduzione dello sconto medio praticato lasciano presagire una ripresa anche in termini di quotazioni nei prossimi periodi.
Il mercato residenziale padovano è caratterizzato da una domanda estremamente selettiva. Tale tendenza è legata all’alto numero di prodotti offerti sul mercato che consentono maggiore competitività e che si rivolgono ad un acquirente divenuto più esigente rispetto al passato. La ripresa non sarà dunque generalizzata ma riguarderà soprattutto i prodotti caratterizzati da una maggiore qualità mentre rischiano di non trovare mercato quegli immobili che non saranno opportunamente valorizzati con operazioni di riqualificazione-conversione ad altro uso.
All’interno della città le aree maggiormente apprezzate dal mercato risultano essere il Centro Storico, la zona Istituti universitari, Sacra Famiglia, San Giovanni, San Giuseppe e Basso Isonzo. Il quartiere di Arcella risulta caratterizzato da una domanda sostenuta soprattutto in relazione ai prezzi più competitivi rispetto ad altre aree. Anche la zona di Tencarola, del comune di Selvazzano risulta particolarmente richiesta.
In ultimo, il mercato della locazione, più della compravendita, registra una maggiore dinamicità rispetto ai periodi precedenti: la domanda risulta in crescita nelle zone centrali e di pregio, l’offerta risulta stabile.
Il comparto produttivo continua ad essere caratterizzato da una domanda di acquisto piuttosto debole rispetto ad una offerta che però si è stabilizzata. Il numero di compravendite nel 2017 registra in ogni caso un +18% rispetto all’anno precedente. I tempi medi per siglare i contratti variano dai 14,5 mesi per la vendita ai 10 mesi per la locazione.
Le analisi svolte evidenziano un passaggio di molti immobili produttivi dalla vendita alla locazione che, attualmente, meglio risponde ad esigenze del mercato locale legato. Flessibilità dimensionale e funzionale, possibilità di frazionamento, tagli compresi fra i 600 e i 1.000 mq sono le caratteristiche più ricercate dal mercato.
In questo contesto la riqualificazione e la valorizzazione immobiliare ricoprono un ruolo fondamentale come driver per la crescita del mercato. Va maturando un contesto in cui si predilige un prodotto innovativo di classe energetica elevata localizzato in zone centrali. Tali immobili sono destinati a confermare l’investimento, mentre l’usato, soprattutto di non qualità, è destinato a registrare ulteriori contrazioni dei prezzi se non opportunamente valorizzato con interventi manutentivi specifici.
“Questi dati confermano la necessità di strategie condivise in tema di riqualificazione edilizia” spiega Roberto Boschetto, Presidente di Confartigianato Padova. “La scelta della nostra associazione è da tempo chiara: attraverso l’iniziativa Abitare di qualità, stiamo formando gli artigiani che operano nel comparto casa verso nuove strategie di business, che pongano al centro la riqualificazione degli immobili esistenti, in piena sintonia con la Legge regionale sul consumo del suolo”.
Nel comparto uffici si evidenziano ancora debolezze strutturali a causa di una domanda ancora esigua e di un eccesso di offerta che si riversano su una sostanziale stagnazione dei prezzi.
La maggiore dinamicità, sia per la vendita che per la locazione, si rileva, per la città di Padova nelle zone prossime al centro storico, nelle vicinanze del Tribunale e nei quartieri di Santa Rita, Padova Uno e Padova Est. Gli immobili nell’ambito della prima cintura e in prossimità di Padova Uno risultano maggiormente richiesti soprattutto in relazione a tagli dimensionali inferiori ai 250 mq.
- Caffè Diemme festeggia Davide Cavaglieri: è padovano il barista migliore d’Italia
- Quale strategia per riqualificare il patrimonio urbano? Un convegno di Confartigianato prova a dare delle risposte con Ipi Intermediazione Immobiliare