A seguito dell’incontro delle scorse settimane tra i vescovi delle Diocesi del Veneto con i prefetti delle Province del Veneto per rilanciare il valore dell’accoglienza dei migranti nel territorio regionale, il vescovo di Padova, mons. Claudio Cipolla, ha promosso nei giorni scorsi un incontro a Padova con il Prefetto dott. Raffaele Grassi e il capo gabinetto della Prefettura dott. Alberto Di Gaetano, a cui sono stati invitati i vicari episcopali e i vicari foranei, i direttori e responsabili degli uffici diocesani, i referenti degli istituti di vita consacrata e degli enti diocesani. Il vescovo, all’inizio dell’incontro ha tracciato la direzione, confermando che per la nostra Chiesa diocesana «non c’è incertezza sul tema dell’accoglienza».
L’ampia partecipazione all’incontro ha ribadito in modo evidente la vicinanza concreta della Diocesi e delle realtà religiose di fronte al dramma dei profughi e alla necessità dell’accoglienza, nella forma della microaccoglienza, soluzione più rispettosa della dignità delle persone a cui i principi morali e costituzionali chiedono di dare ospitalità e che favorisce una maggiore interazione con il territorio. Attualmente in Diocesi (anche attraverso convenzioni con cooperative e associazioni) le accoglienze garantite dalle parrocchie e da realtà religiose superano le 500 unità e riguardano varie tipologie di persone e di necessità – perché l’accoglienza e la richiesta di un tetto riguarda varie situazioni diverse tra loro e tutte degne di attenzione – dai migranti alle persone senza dimora, da situazioni di emergenza abitativa a famigliari di degenti ospedalieri, da studenti afghani a profughi ucraini, rifugiati siriani, persone in percorsi di riabilitazione, famiglie con minori…
La Diocesi inoltre continua a impegnarsi nel sensibilizzare le comunità cristiane a individuare possibili e ulteriori spazi di accoglienza e per supportare l’attivazione del SAI – Sistema accoglienza e integrazione – interagendo e collaborando con i Comuni e alleggerendo di fatto anche la situazione di saturazione dei CAS – Centri di accoglienza straordinaria.
Dall’altro lato il prefetto Grassi, ringraziando per la disponibilità da sempre dimostrata da Diocesi, parrocchie, comunità religiose, ha espresso la necessità di reperire nuovi spazi per poter far fronte agli arrivi che si profilano più numerosi nei prossimi mesi e ha risposto alle domande di delucidazione da parte dei presenti.
L’impegno della Chiesa di Padova è convinto e costante, spesso silenzioso e umile, in dialogo con Amministrazioni, Enti, Cooperative, associazioni e mondo del volontariato.