Nonostante la crisi e a dispetto di tutti i problemi che condizionano la competitività delle imprese, l’agricoltura si dimostra un comparto ancora vivo e vitale, anche dal punto di vista occupazionale. E, mentre industria e costruzioni archiviano il 2012 con flessioni robuste, il settore primario veneto mette a segno un incremento degli occupati dell’11% nei primi nove mesi del 2012, con l’insediamento di oltre 1.500 giovani imprenditori agricoli nel tessuto economico regionale, per un totale di circa 3.000 domande presentate agli uffici competenti. Una grande intraprendenza che necessita, però, di maggiore supporto da parte delle istituzioni e del mondo politico: a portare avanti le istanze dei giovani agricoltori è il gruppo AGIA (Associazione Giovani Imprenditori Agricoli) della Cia, impegnato in diverse iniziative volte a favorire un ricambio generazionale nel settore primario e a mantenere alta l’attenzione sui bisogni dei giovani imprenditori nell’ambito della nuova Pac. Con l’obiettivo di toccare con mano il funzionamento delle istituzioni europee, una delegazione di 25 giovani agricoltori è partita alla volta di Bruxelles per visitare il Parlamento. A guidare il gruppo sono il Presidente della Cia di Padova, Claudio D’Ascanio, e la Presidente provinciale di AGIA, Daniela Giarin: “Il Veneto è la regione italiana dove si è registrato il maggior numero di domande di insediamento da parte di giovani negli ultimi tre anni. Ma l’inizio di queste attività non avviene senza grandi difficoltà, per questo vogliamo rivendicare le nostre proposte all’interno della prossima PAC. Ci troviamo a Bruxelles proprio con l’obiettivo di far sentire la nostra voce e costruire un futuro con più agricoltura”.