Alla fine Nemo dopo una settiman al buio era ancora vivo. E’ dovuto intervenire l’inviato di Striscia la Notizia Moreno Morello (guarda il servizio andato in onda su Canale 5) per liberare il pesciolino Nemo, rimasto chiuso dentro al bar dell’aeroporto Gino Allegri. A chiamare in rinforzo l’inviato del tg satirico è stato il consigliere regionale Raffaele Zanon. Da dieci giorni il bar dell’Allegri è stato murato lasciando di fatto senza lavoro le due signore che lo gestivano. L’azione compiuta di notte e senza nessun preavviso non ha permesso che venissero salvate le derrate alimentari presenti nel bar o prelevati gli oggetti personali di chi gestiva l’attività commerciale. A venire coinvolta anche la figlia undicenne di una delle due signore che non ha potuto mettere in salvo Nemo, il suo pesciolino rosso, regalatole dalla nonna, ormai da nove giorni rimasto senza cibo. Guarda il servizio realizzato dal TgPadova di Reteveneta
“Ho preso a cuore la storia di questa bambina e ho deciso di coinvolgere anche la nota trasmissione televisiva di Canale 5 – spiega Zanon – Fortunatamente tutto è andato a buon fine e Nemo sano e salvo è stato restituito alla sua piccola proprietaria. Un’azione simbolica quella che ho deciso di intraprendere oggi che ha salvato dall’asfissia il pesciolino, ma con cui volevo anche denunciare lo stato di abbandono dell’aeroporto Allegri che sta silenziosamente subendo la stessa sorte di Nemo”.
E sullo stato di abbandono della struttura aeroportuale civile che sorge in zona Brusegana Zanon dichiara: “all’Allegri vige uno stato di assoluto abbandono, la struttura sembra essere utilizzata come deposito più che come aviostazione e non esiste nemmeno uno piano di rilancio. La Regione ha investito 600 mila euro per un sistema di controllo e sicurezza per i voli che non è mai stato utilizzato e i cui cavi sono stati ora mangiati dai topi. Una situazione davvero inammissibile”.
“L’Allegri – conclude Zanon – doveva svolgere anche un’importante funzione per il soccorso e l’emergenza sanitaria e questo degrado e incuranza non sono accettabili. Interrogherò la Giunta regionale per far luce sulla gestione di questa struttura a partecipazione pubblica”.
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