“Quando ci lasciano i grandi uomini che hanno dato uno straordinario contributo a servizio del Paese usiamo spesso il termine padre della patria. Credo che Tina Anselmi debba essere annoverata tra le “madri della Repubblica” – ad affermarlo e’ il
senatore Giorgio Santini che ha mosso i primi passi di impegno sociale e sindacale proprio negli anni in cui la Anselmi era sottosegretario e ministro del Lavoro. “Politico amatissimo, la Anselmi e’ stata prima partigiana, poi deputato dal 68 al 92, piu’ volte sottosegretario e prima donna ministro nel 1976 in un dicastero, importantissimo, quello del lavoro. E’ stata chiamata in seguito al ministero della Salute dove ha promosso e realizzato il Servizio Sanitario Nazionale ed ha presieduto con equilibrio e determinazione la commissione di inchiesta sulla loggia massonica P2”
“I Veneti, anzi tutti gli italiani, le hanno sempre voluto molto bene. ‘ prosegue Santini – Il suo servizio politico ha ispirato uomini e soprattutto donne nella nostra regione e nel resto del Paese. Tina Anselmi e’ stato modello di integrita’, serieta’, alto senso delle istituzioni. Da sempre ha combattuto per la giustizia ed in particolar modo per la giustizia sociale. Il suo autentico spirito riformista sia ancora un punto di riferimento in questa difficile fase storica del Paese”.