Dal Consigliere comunale Simone Borile, esponente del Movimento 5 stelle riceviamo e pubblichiamo la seguente nota:
Il Movimento 5 Stelle aveva visto lungo quando, tre anni fa, aveva portato all’attenzione del Governo nazionale la situazione dell’accoglienza dei migranti a Padova. Il senatore padovano del Movimento 5 Stelle Giovanni Endrizzi aveva formalizzato un’interrogazione all’allora ministro Alfano, chiedendo di risolvere le criticità evidenti che emergevano dalla situazione legata all’ospitalità.
Nel documento si chiedeva di “verificare se ci siano stati possibili inadempimenti, sia da parte delle cooperative affidatarie del servizio di accoglienza nella ex caserma Prandina, sia da parte della Prefettura di Padova, che ha diretto e gestito l’operazione”. Sembra un’interrogazione scritta oggi, invece ha tre anni.
Alla luce delle ultime novità riguardanti i rapporti fra la cooperativa e la Prefettura, quell’interrogazione appare quanto meno azzeccata: abbiamo sempre combattuto questo sistema. Un sistema che, anche quando è perfettamente legale, risulta distorsivo perché sottrae energie e risorse alla collettività. Combattiamo da sempre il business dell’immigrazione e vogliamo ringraziare il grande lavoro dei magistrati, che ci dà la forza di continuare a combattere contro sprechi, corruzione e business malati fatti sulla pelle dei cittadini.
Ora vediamo che il problema non era affatto risolto, e che la nostra visita alla Prandina, il coinvolgimento della Prefettura e l’interrogazione al Ministro avevano una base molto solida. Se chi era al Governo allora ci avesse dato retta ora non ci troveremo di fronte a situazioni pazzesche e dai risvolti penali pesantissimi.
Allo stesso modo, se che chi governa questa regione da molto tempo ascoltasse le nostre segnalazioni, la situazione dei tanti problemi che affliggono il Veneto sarebbe molto meno grave.