Una suite a Venezia fino a 90 mila euro per 3 settimane e 100 mila euro per 2 settimane a Portofino, una singola suite venduta per 52 settimane a 2,5 milioni l’anno. Federcontribuenti, “nel contratto carenza degli elementi essenziali”.
Una suite in alberghi di lusso in luoghi spettacolari, la possibilità di usufruirne nei periodi stabiliti e di guadagnarci nei periodi di inutilizzo.
Il tribunale ha accolto in pieno la tesi dell’avvocato di Federcontribuenti, Marco Alberto Zanetti secondo la quale, “nel contratto preliminare persisteva la carenza degli elementi essenziali quali determinatezza e certezza del bene promesso in vendita. Il giudice infatti ha ritenuto a ragione che la semplice indicazione del numero di una suite non sia idonea ad individuare il bene promesso. Nel contratto, tra l’altro, l’indicazione generica di “decimillesimi” di proprietà, non della suite determinata, ma di una ambigua frazione di tutto il complesso”.
Si tratta di Domina Vacanze, nello specifico i due complessi alberghieri coinvolti sono Domina Giudecca a Venezia e Piccolo Hotel di Portofino.
Il giudice ha dichiarato la nullità dei contratti preliminari ordinando a Domina la restituzione di quanto già versato dai consumatori a titolo di prezzo (non è un risarcimento) per 186 mila euro.
“Non crediate si tratti di consumatori troppo ingenui, – precisa il presidente Marco Paccagnella -, il nostro consiglio è, prima di firmare un contratto, di farlo verificare e richiedere informazioni sulla società venditrice”.