I delicati e complessi temi che riguardano la bioetica (procreazione artificiale, aborto, eutanasia, “testamento biologico”, ecc…) non sono più limitati alle ristrette cerchie degli studiosi, ma sono sbattuti ormai ogni giorno in prima pagina sui giornali e sui tg, oltre ad essere oggetto di discusse leggi, di dibattuti progetti di legge, di referendum. Come orientarsi in queste tematiche nuove e spesso delicatissime?
Proprio per proporre una “bioetica per tutti”, anche a Padova come in altre 97 città italiane il comitato “Scienza e vita”, formatosi nel 2005, si trasforma in associazione, per dare maggior continuità e incisività al proprio operato. E così venerdì 29 gennaio nella Casa Pio X di via Vescovado a Padova l’assemblea costituente ha dato vita alla nuova Associazione “Scienza e Vita” – Padova Onlus, procedendo immediatamente alla nomina del direttivo e del nuovo presidente.
Nel consiglio direttivo sono stati eletti Domenico Pertile, tra i primi fondatori del comitato padovano, che sarà anche tesoriere dell’associazione, Bruno Mozzanega, Elisabetta De Septis e Diego Pizzato, oltre a Daria Minucci che è stata in seguito eletta presidente. Molte e ben assortite le competenze presenti nel nuovo consiglio: Elisabetta De Septis infatti è avvocato, mentre praticano la professione medica Pizzato, chirurgo e Mozzanega, ginecologo.
Quanto alla presidente, Daria Minucci è professore associato di Ginecologia e Ostetricia all’Università di Padova dal 1983, è stata direttore del Servizio di oncologia ginecologica e citodiagnostica dell’università di Padova dal 1987 al 2003. Ha diretto inoltre la Scuola speciale per Tecnici di Colpocitologia e il Corso di Perfezionamento in Colposcopia e patologia cervico-vaginale. Dal 2003 è direttore della Divisione di Ostetricia e Ginecologia dall’Azienda Ospedaliera di Padova. Autrice di oltre 150 pubblicazioni, si è occupata di tutti i temi dell’Ostetricia e Ginecologia particolarmente quelli della Ginecologia oncologica, come i fattori di rischio, i programmi di prevenzione e la loro qualità, la storia naturale e l’epidemiologia dei tumori ginecologici, le lesioni correlate ad HPV, la diagnosi e terapia delle lesioni neoplastiche preinvasive ed invasive iniziali del collo dell’utero e del tratto genitale inferiore.
L’attività dell’Associazione Scienza & Vita trae la sua origine da quella dell’omonimo Comitato che è stato protagonista, dal febbraio al giugno del 2005, dei referendum sulla legge 40. Attraverso la consultazione il Paese ha espresso chiaramente la sua opinione in materia di fecondazione medicalmente assistita, rigettando i quesiti che avrebbero peggiorato la legge. I cittadini italiani hanno nella stragrande maggioranza (il 74,1%) fatto propria la posizione assunta dal Comitato: l’astensione attiva e consapevole. Gli uomini e le donne provenienti dai mondi della scienza, della cultura, delle professioni, dell’associazionismo e della politica, che diedero vita al Comitato in difesa della legge 40, hanno in seguito (dicembre 2005) fondato l’Associazione Scienza & Vita. Criterio ispiratore della loro azione è stato e resta l’approfondimento dei problemi legati alle ricadute della scienza e della tecnica sulla vita umana, con effetti che configurano una vera e propria “questione antropologica”. Su questi temi – sottolineano i fondatori di Scienza & Vita – occorre confrontarsi al di là delle contrapposizioni ideologiche.