Natale più ricco per i padovani, che dopo anni di buio sembrano vedere finalmente un po’ di luce. Quest’anno arriveranno nelle loro tasche 23 milioni in più rispetto al 2016 e, secondo i dati raccolti dall’Osservatorio provinciale di Confesercenti, questo si tradurrà in spese più consistenti per quanto riguarda regali, famiglia, attività serali e vacanze. Nonostante, infatti, in termini assoluti le spese per saldare conti in sospeso e pagare le rate del mutuo rimangano le più consistenti (47%), la variazione percentuale più notevole riguarda, diciamo, il superfluo: viaggi e vacanze, che cresceranno del 25% rispetto allo scorso anno.
Complessivamente, la spesa prevista per gli acquisti a Padova e provincia è di 590 milioni di euro (circa il 13% del totale annuale vendite al dettaglio), mentre la spesa prevista per i servizi (ristoranti, spettacoli, divertimento) tocca i 320 milioni di euro
«I dati di quest’anno» dichiara Nicola Rossi, presidente della Confesercenti del Veneto Centrale «ci fanno ben sperare: per la prima volta dopo anni vediamo una crescita della spesa destinata ai consumi ed una diminuzione di quella destinata al pagamento dei debiti e delle rate. Non solo: nelle scelte dei padovani possiamo rintracciare, finalmente, non solo la corsa all’acquisto ma anche l’attenzione alla qualità del prodotto ed al giusto rapporto con il prezzo».
«Ai padovani, che nei prossimi giorni affolleranno piazze e negozi alla ricerca dei regali di Natale vorrei rivolgere un appello: comprate nei negozi e nei mercatini, non online».
«In questi giorni» continua Rossi «abbiamo visto tutti i commercianti schierati a rendere le loro città, i loro quartieri le loro vie e piazze commerciali, nei grandi e piccoli comuni, più accoglienti, più vivibili e più belli per i residenti ed i visitatori. Allora, i vostri acquisti per Natale, fateli nei negozi del centro, dei quartieri dei tanti piccoli comuni, nei mercatini e nelle fiere. Sono queste piccole imprese che garantiscono la vivibilità, la bellezza, la sicurezza e la socialità delle nostre città. Non è vero che sono più cari, fate i vostri conti con attenzione e vedrete alla fine quanto ci guadagnerete voi, la vostra famiglia e la vostra città. E provate a immaginare, solo per un momento, a quanto triste sarebbe il Natale in una città senza vetrine».