”Da una recente indagine di mercato che abbiamo condotto in tutta Italia l’80 per cento degli apparati comunali di accesso ad internet è a rischio “furbetti del mouse” che come avvenuto nel comune di Vigonza (Padova) si possono collegare a siti internet a pagamento per scaricare materiale video che costa alle casse delle amministrazioni migliaia di euro”. A lanciare l’allarme è Mario Bolzani, presidente dell’azienda di sicurezza in internet Nest2 con sede a Limena (Padova). Quattro dipendenti del comune di Vigonza sono stati denunciati dai carabinieri alla Procura della Repubblica per truffa aggravata e peculato: a causa della navigazione in siti pornografici da parte dei 4 il comune di Vigonza ha dovuto pagare 12mila euro alla Telecom. L’azienda padovana è stata coinvolta in un progetto innovativo, che per la prima volta in Italia, sotto la regia dell’amministrazione provinciale lancia il progetto Giano Family, attraverso cui, gratuitamente, ai cittadini padovani viene fornito uno scudo telematico che mette al riparo i computer di casa dei cittadini da intrusioni fraudolente dall’esterno e navigazione in siti pericolosi.
”Riteniamo che oggi sia importante e necessario dare un aiuto alle famiglie – spiega l’assessore ai servizi informatici della Provincia Gino Gastaldo – per bloccare i siti non desiderabili. E’ nata questa collaborazione, attraverso il centro Servizi volontariato, per arginare questo fenomeno: è una barriera che non si finisce mai di alzare, utilizzando la professionalità di questa azienda, mirando come destinatari del servizio, in maniera deel tutto gratuita, per le famiglie. Si rende necessario attraverso il centro servizi, stanti i fatti di Vigonza, di mettere un freno anche per le amministrazioni provinciali le navigazioni non consone in internet. Convocheremo a breve i responsabili degli uffici tecnici dei 100 comuni padovani per proporre loro uno scudo di fronte a questo fenomeno”.
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