Nei giorni scorsi l’uscita del neoassessore Flavio Rodeghiero: “Stop ai fuochi del 15 agosto, meglio gli eventi”. “Bene – dichiara il presidente dell’Ascom Confcommercio di Padova, Patrizio Bertin – ma quali eventi? La pausa estiva è alle porte e a settembre sarà già tardi se si vuole organizzare qualcosa prima della fine dell’anno”.
Occorre dunque darsi da fare e l’Ascom, in questo senso, offre la propria collaborazione.
“In un’ottica di coinvolgimento della città e dunque della sua economia – continua il presidente dell’Ascom – nel corso di questi anni abbiamo proposto il Grande Natale a Padova, il Black Friday, le iniziative di sostegno ai saldi sia invernali che estivi, ecc. Il nostro obiettivo è sempre stato quello di portare gente in città e, come ha dimostrato soprattutto il Black Friday, iniziativa nuova nel suo genere nel panorama nazionale, quella sera abbiamo avuto la bellezza di 80 mila persone ed un volume d’affari che è stato stimato nell’ordine dei due milioni di euro. Noi vogliamo proseguire sulla strada della collaborazione e della condivisione degli interventi e per questo chiediamo di conoscere su quali binari il nuovo assessore e la nuova amministrazione intendono muoversi e quali risorse intendono mettere in campo”.
Sullo sfondo c’è il problema dell’utilizzo della tassa di soggiorno, balzello fra i più contestati dagli operatori del turismo targati Ascom ma che, comunque, ha portato (e porterà) nelle casse comunali circa un milione e mezzo di euro.
“Pur non condividendo la scelta fatta dalla precedente amministrazione di introdurre una tassa per noi iniqua e, di fatto, “respingente” visto che da noi si paga ed in altri comuni no – aggiunge il presidente dell’Ascom – abbiamo voluto comunque poter dire la nostra sull’utilizzo di quei fondi perché riteniamo di poter portare un contributo che è prima di tutto di controllo (non volevamo e non vogliamo che i soldi del turismo finiscano in altri capitoli di spesa) e poi anche di indirizzo. Quell’indirizzo che adesso chiediamo di condividere con l’assessore Rodeghiero”.
L’obiettivo dell’Ascom è chiaro: Padova deve essere un centro attrattore in grado di “far muovere” tutta l’economia legata al turismo, dagli esercizi alberghieri a quelli pubblici e commerciali in un’ottica di investimenti che fungano da volano per l’intera economia cittadina”.
“In questo senso – conclude Bertin – la nostra disponibilità, quando si tratta di valorizzare le peculiarità dell’offerta commerciale cittadina è massima. Fermi restando però alcuni punti fermi, uno dei quali, ribadito a più riprese, è quello di una chiusura netta nei confronti dei centri commerciali o comunque di iniziative che, spostando dalla città all’esterno il fulcro dello shopping, finiscono per desertificare la città consegnandola al degrado. Questione che abbiamo ben rappresentato in campagna elettorale e sulla quale abbiamo ottenuto una condivisione totale da parte di chi oggi rappresenta il governo cittadino”.