La prima sezione della corte d’Assise d’appello di Milano ha revocato gli arresti domiciliari a quattro presunti appartenenti alle cosiddette “Nuove Br” del partito comunista politico-militare, condannati nel giugno scorso a tre anni e sei mesi di reclusione. I quattro imputati tornano dunque liberi, anche se la corte ha disposto per loro l’obbligo di firma tre volte alla settimana.
Sono stati revocati i domiciliari ad Amarilli Caprio e Alfredo Mazzamauro, i due giovani studenti universitari che secondo l’accusa, avrebbero fatto proselitismo per conto del Pcp-M all’interno dell’università statale di Milano.
Il legale di Caprio, l’avvocato Ferdinando Bonon, nel motivare l’istanza di revoca della misura aveva spiegato che la giovane, arrestata nel febbraio 2007 e ai domiciliari da oltre due anni, ha in pratica già scontato la pena, anche in vista di una possibile riforma in appello della condanna.
Tornano liberi anche Federico Salotto e Davide Rotondi. Intanto per i quattro imputati e per gli altri dieci condannati il 13 giugno scorso a pene fino a 15 anni di reclusione, è stato fissato il processo d’appello per il prossimo 15 aprile, davanti alla prima sezione della corte d’Assise d’appello.
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