Il mondo sta cambiando a una velocità della luce. Mai, dal DopoGuerra in poi (e secondo molti il raggio temporale va esteso a tutta l’umanità) i cambiamenti sono stati così repentini nel giro di pochissimi anni. Il fatto più importante è che, comunque, le ‘rivoluzioni’ hanno coinvolto praticamente tutti i campi, persino quello dell’arredamento, sia per quanto riguarda gli aspetti più comuni come le tende da sole moderne e sia per quanto riguarda la tecnologia.
A proposito di arredamento, però, come si sa, il 2022 è stato l’anno del risparmio energetico. L’anno in cui qualsiasi cosa veniva vista sotto il lato del consumo. E nel 2023 cosa potrà succedere? Andiamo a vedere!
Continuerà il trend del risparmio energetico
Tutto lascia presagire che anche il 2023 sia l’anno del risparmio energetico. Eh sì, perché il trend, la moda, anche la particolare situazione socio-economica lascia presagire che non ci sia nulla quello che sta diventando un must.
E anche in questo caso, le innovazioni coinvolgono tutti i campi. Ad esempio, riprendendo il riferimento precedente, anche le tende da sole motorizzate, disponibili in portali specializzati come MyBlind, non consumano più come un tempo. Anche perché, comunque, vengono inserite in un meccanismo generale che riguarda la domotica. Ma, questo, è un altro discorso.
Il rapporto con la tecnologia
Del resto, proprio il rapporto con la tecnologia è un qualcosa che si fa sempre più stretto considerando che quest’ultima viene usata anche per risparmiare energia. E, a conti fatti, anche gli oggetti che vengono proposti servono sia per preparare piatti genuini – come la friggitrice ad aria – e sia perché, ad esempio, computer, tablet e così via sono sempre proiettati verso un consumo ridotto.
Così sia l’ambiente che il portafoglio ringraziano!
Less is more, anche nel 2023
Il 2023 continua sulla stessa scia del 2022 anche per quanto riguarda lo stile. Nel 2022 c’è stato l’esplosione del moderno, anche in occasione di arredamenti ‘diversi’ dal solito, come le tende da sole a caduta con guide laterali, lo stile è sempre stato quello minimal. Proprio come da titolo, less is more.
Nel senso che sono praticamente ‘banditi’ tutte le fantasia ‘pacchiane’, tutti i mix di colori messi lì giusto per fare solo scena. I colori saranno tenui e che si adattano a qualsiasi situazione. Non è, però, solo lo stile in senso stretto.
L’arredamento, come si sa, comprende vari aspetti, tra cui ad esempio la disposizione delle stanze. Complice la crisi economica – che ha radicalmente ‘stretto’ la capacità di acquisto delle persone -, complice il fatto che ormai tutto cambia e si trasforma, anche il numero delle stanze nonché la loro disposizione si è rivoluzionata.
Meno stanze e più ariose. Con meno oggetti a ‘coprire’ angoli e, anzi, si percepisce una certa ariosità. Da un particolare punto di vista, c’è stata una sorta di ritorno al passato, in cui le stanze erano poche ed enormi. Se si considera, però, che a differenza di un tempo le case sono molto più piccole, si è in grado di percepire la rivoluzione in tal senso. Con l’aggiunta, però, che non c’è più la necessità di inserire tanti – piccoli o grandi che siano – oggetti.
Fuga dalla città?
Può sembrare che non c’entri. In realtà, la ‘fuga’ dalla città di tante persone coincide anche con un radicale cambiamento dell’arredamento. Infatti, ad esempio, giusto per dirne una, gli appartamenti in città sono mediamente più piccoli rispetto a quelli in campagna e, quindi, anche gli oggetti che si trovano di solito, come le tende da sole con guide laterali, devono essere in un certo qual modo adattati.
Non stiamo qui a sindacare perché le persone scelgano di più la campagna – sicuramente per evitare lo stress ma anche stare a contatto con la natura come ragioni principali – ma il fatto che questa scelta incida anche per quanto concerne l’arredamento.
Gli stessi colori sono diversi. Perché, ad esempio, un colore più ‘rustico’ ben si adatta a questo ambiente mentre diverso è lo stile ultra moderno. Insomma, cambia totalmente tutto. Se dovesse proseguire la fuga verso la campagna, allora probabilmente si potrà assistere a dei cambiamenti davvero repentini.
Arredamento per lo smart working
Si sa, negli ultimi anni è cambiato moltissimo il modo di lavorare. Il lavoro d’ufficio, infatti, viene svolto in maniera totalmente diversa: più call on line, meno lavoro in sede e, soprattutto, più smart working. Che il più delle volte si trasforma in un home working. Eh sì, perché al di là delle foto e dei video che si possono guardare sui social in cui le persone affermano di lavorare sulla spiaggia, tante volte lo smart working vuol dire lavorare all’interno della propria casa.
Non vuol dire che sia necessariamente un aspetto negativo ma, anzi, apre le porte a un nuovo modo di intendere la casa. Non più come semplice luogo abitato e abitabile. Ma anche una sorta di ufficio dove non solo i lavoratori e i professionisti chiudono dei progetti o approfondiscono qualcosa, ma dove si concentra la parte più cospicua del lavoro.
Con tanto di illuminazione e sistemazione ad hoc. E, quindi, già a partire dalle tende da sole a bracci bisogna organizzare tutto alla perfezione. Perché, si sa, in un ambiente di lavoro consono si rende molto di più!