“La legge sull’obbligo vaccinale ha dato buoni risultati ma evidentemente non basta: 50mila inadempienti tra zero e 16 anni sono tanti, troppi. Adesso il Governo sia rigoroso nelle sanzioni perché rischiamo di vanificare quanto fatto finora: con questi numeri, infatti, l’immunità di gregge non è garantita”. Alessandra Moretti, consigliera regionale del Partito Democratico commenta così l’allarme lanciato dai medici a un mese dalla scadenza del termine ultimo (10 marzo) fissato dal ministro Lorenzin per la presentazione dei certificati con le dieci vaccinazioni previste per legge.
“In sei mesi abbiamo raggiunto una soglia di copertura importante, impensabile nei 10 anni di sospensione dell’obbligatorietà decisa in Veneto dal centrodestra. Tuttavia l’obiettivo non è stato pienamente centrato, se è vero che ancora 8800 bambini tra zero e sei anni non sono in regola, l’8% del totale. E se a loro aggiungiamo quelli che non rispondono ai vaccini, ecco che l’immunità di gregge diventa un miraggio, perché siamo attorno all’85-86%, dieci punti sotto la soglia di sicurezza. Sappiamo che per i più piccoli il quadro è maggiormente critico, poiché, oltre alla multa, dovranno interrompere la frequenza all’asilo nido o alle scuole materne. Mi auguro però che il Governo non ceda alle richieste di chi vuole allungare i termini (sine die?), prorogando di fatto una situazione di rischio – avverte Moretti – E, al tempo stesso, occorre dare certezze a sindaci e scuole. Non è accettabile scaricare su di loro la responsabilità dell’allontanamento dei bambini non vaccinati”.