Da oggi sono a La zanzara tutti i giorni, e se sperate che finisca presto, leggete almeno come vivo io dietro a quel microfono

 

Per me il primo giorno di scuola quest’anno cade il primo di luglio. E quando tutti pensano alle ferie, io penso a quello che potrebbe attendermi da settembre. Intanto mi godo questo mese che mi vedrà in onda tutti i giorni con Giuseppe Cruciani a “La zanzara”. Un programma a cui ho partecipato a partire da settembre molto spesso. Ogni tanto dapprima, poi l’ogni tanto è diventato ogni settimana ed ora è ogni giorno. Voglio raccontare a chi mi ascolta cosa si prova a stare dall’altra parte del microfono nel programma più ascoltato e più discusso d’Italia. Si sta benissimo nella misura in cui si è veri al cento per cento. Perchè la radio è così: in un mondo che spesso è falso, in cui si parla sempre più spesso di post verità e di fake news, è quel media che sta riacquistando peso ed in un certo modo anche autorevolezza perchè è vero. E fatto da gente vera. Ed io credo che di me si possa dire molto di negativo, ma non che sono uno falso o ipocrita o costruito. E continuerò ad esserlo anche da questa sera, quando Giuseppe Cruciani mi annuncerà come Alberto Gottardo from Padova, ed a me verrà da ridere, come sempre. Perchè mi viene sempre da ridere a pensarmi lì, in un palazzo stupendo uscito dalla mente geniale di Renzo Piano, davanti a un microfono che lancia nelle autoradio di tre milioni  abbondanti di italiani due ore di sangue, merda e poesia. La zanzara è diventata negli anni un punto di riferimento perchè sa raccontare in maniera cruda il peggio del Paese eppure anche a sviluppare con una profondità che non ha pari, un’analisi sociologica e politica di questo Paese sempre più rabbioso e disorientato.
E’ una tomografia delle paure, delle stupidità, ma anche delle speranze di questa nostra Italia che fa fatica a trovare un posto collettivamente in questo nuovo secolo. Ed io mi trovo a mio agio in questo Circo Massimo in cui ci sono gladiatori e belve feroci, e un pubblico attento che quasi mi par di sentirlo mentre trattiene il respiro prima dello scontro sull’arena dell’etere. Arriva il momento del sangue, quello della merda e quello della risata. Con un ritmo pazzesco innescato da Giuseppe Cruciani, da David PArenzo, da Pietro La Corte, cardini di uno show a cui lavorano dietro le quinte un’altra mezza dozzina di persone. In questo gruppo Cruciani mi ha voluto con cocciutaggine. Credo che in me abbia visto uno più che credere a quello che dice, dice quello che crede, a volte raccontando senza filtri un pezzo della propria vita più intima, si tratti di vicende politiche o di faccende che più intime non si può. Ed in tantissimi in questi mesi mi hanno chiesto: “ma vi mettete d’accordo, le telefonate sono preparate? Io ho sempre risposto nell’unica maniera che conosco, dicendo la verità. No, non c’è nulla di preparato negli scambi che a volte raggiungono temperature dialetticamente assurde, tra me, Cruciani e gli ascoltatori. Non ci sono battute ad effetto. Non è wrestling, è pugilato a mani nude. E se qualcuno ogni tanto si fa male, fa parte anche quello dello show. Perchè in un mondo finto noi siamo un’isola felice di libera e folle dialettica senza filtri e senza rete. Quando ci si fa male nessuno va a piangere dalla mamma. David Parenzo e Mario Giordano l’altra sera si sono sbranati. Ricapiterà tra altri personaggi di questo meraviglioso show in cui tutto quello che accade accade davvero. E’ questo secondo me La zanzara. Io la vivo così. E se non vi piace, trovate un sacco di altri programmi in cui vi raccontano con voce affettata che è tutto bellissimo e che domani sarete felici. Qui no, qui è alto e basso, spesso sangue e merda. E’ la cosa più vicina alla vita che conosca. Anzi, è la vita che ho scelto. E se qualcuno sceglie di ascoltare me, addirittura di scrivermi, di fermarmi per la strada per ringraziarmi perchè lotto contro corrente, beh, mi fa anche piacere, non lo nascondo. Ci sentiamo alle 18.33, su Radio24. Forse sarò un po’ più emozionato del solito. Forse finirà presto. Ma se anche finisse alla fine di questo mese, sarà comunque un mese bellissimo, perchè vero.

Alberto Gottardo
Speaker radiofonico da un bel pezzo