Potrebbero essere la depressione e l’ansia ad avere spinto Livio Stivanin, 46 anni, ad uccidere oggi pomeriggio nella sua casa di Grantorto (Padova) l’anziano padre Massimiliano. E’ quanto emerge dalle prime indagini dei carabinieri della compagnia di Cittadella che hanno arrestato per il reato di omicidio volontario aggravato l’uomo, da tempo separato dalla moglie, ed in cura per una profonda depressione e frequenti crisi d’ansia. L’assassinio di Massimiliano Stivanin da parte del figlio è avvenuto oggi pomeriggio poco prima delle 17. Ad acorgersi di quanto accaduto nella casa di via Trento e Trieste a Grantorto, la madre di Livio Stivanin, che era uscita in giardino per raccogliere della legna. La donna notando il portone di casa insolitamente chiuso dall’interno, si è affacciata alla finestra del salotto ed ha visto il figlio sopra il padre, ormai morente per l’asfissia cauatagli da Stivanin forse con un cuscino. A quanto riferito dalla donna agli investigatori, il figlio avrebbe potuto approfittare dell’assenza della madre e della debolezza del genitore, convalescente dopo una recente operazione ad una gamba, che stava riposando sul divano di casa. All’arrivo dei carabinieri Livio Stivanin era seduto su una panchina davanti a casa, in stato confusionale. L’uomo, dopo essere stato sentito per alcune ore in caserma dai carabinieri della compagnia di Cittadella. Il sostituto procuratore Paola De Franceschi deve decidere se trasferire Stivanin nel reparto di pichiatria dell’ospedale di Padova o al carcere circondariale. Lo stato di arresto dell’uomo per omicidio volontario aggravato è stato contestato subito dal sostituto procuratore a Stivanin.
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